Personale Ata: uscire dal super lavoro e dalla precarietà
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In una lettera indirizzata al Ministro, la Uil mette a fuoco tutti gli interventi per valorizzare il personale che lavora nelle scuole. Dagli organici ai carichi di lavoro, dai profili alle nuove competenze, dalle graduatorie al reclutamento.
Al Ministro dell’Istruzione e del Merito
Prof. Giuseppe Valditara
Abbiamo appreso con piacere che Lei, in occasione della presentazione dell’Atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL del 2022/24, ritiene di proporre di impegnare una quantità considerevole delle risorse finanziarie a disposizione per migliorare la condizione economica e professionale del personale ATA. Un’operazione meritoria considerato che lo stesso personale costituisce una parte rilevante e qualificante della Comunità educante, quella che tutti i giorni si impegna per far funzionare le scuole anche in condizioni di estrema difficoltà.
I rimedi utilizzati dagli ultimi governi per affrontare le evidenti carenze di organico – oggi insufficiente – ne sono la dimostrazione più tangibile: organico di diritto, poi, di fatto, infine, di emergenza. La pandemia ha rappresentato solo un’ulteriore complicazione, amplificando a dismisura i problemi che, è bene evidenziare, esistevano anche in precedenza.
È evidente come, anche a causa della razionalizzazione della rete scolastica, che ha comportato la compressione delle scuole, in taluni istituti, il personale collaboratore scolastico è talmente ridotto nel numero da non essere in grado nemmeno di aprire i tantissimi plessi di cui si compone la scuola.
Inoltre, il considerevole aumento dei carichi di lavoro del personale amministrativo riveniente sia dai percorsi riformatori che dall’aumentato numero di risorse finanziarie previste dal PNRR, abbiano letteralmente mutato
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