Classi solo di alunni che non parlano la lingua madre, Bolzano passa ai fatti: dal 5 settembre una prima elementare tutta di migranti

Sembrano trovare spazio a Bolzano le classi di potenziamento auspicate dal ministro Giuseppe Valditara, come pure quelle differenziate citate dal neo eurodeputato Roberto Vannacci  e in qualche modo anche l’idea di quote massime di alunni stranieri caldeggiata nei mesi scorsi dal vice premier Matteo Salvini: la scuola primaria di lingua tedesca Goethe, situata nel centro storico del capoluogo della provincia autonoma, per la prima volta ha infatti allestito una prima classe formata esclusivamente da bambini con background migratorio.

Il 5 settembre, primo giorno di scuola a Bolzano, in assoluto anche prima campanella dell’anno scolastico in Italia, sarà dato il via all’iniziativa: “in una classe tutti gli alunni partono da zero, nessun parla infatti tedesco. Devo garantire l’insegnamento, ma non devo neanche perdere di vista i bambini di madrelingua tedesca”, ha spiegato Christina Holzer al quotidiano Dolomiten.

Holzer lamenta anche che “i corsi di tedesco sono previsti solo

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