Ungheria, preside licenziato: non ha vietato i cellulari a scuola
In Ungheria, dove il governo ha introdotto il divieto dell’uso degli smartphone durante le ore di lezione, un preside è stato licenziato perché si è rifiutato di impedirne l’uso agli studenti della sua scuola.
Il dirigente avrebbe sostenuto che “l’obiettivo pedagogico” del suo istituto “è instillare l’uso corretto degli strumenti digitali invece di vietarlo”.
Un ragionamento coerente che però ha cozzato con la disposizione di legge e la sua opposizione non è piaciuta al ministero dell’Istruzione, che ha provveduto a mandarlo via.
Il preside che, dirige una delle più prestigiose scuole superiori ungheresi, la “Madách Imre” di Budapest, è stato sollevato dall’incarico poco prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Una decisione drastica che non è piaciuta ai sindacati, scatenando così le proteste sia dei suoi studenti, sia dell’opposizione.
La normativa del divieto dei telefonini in classe sarebbe entrata in vigore l’8 agosto e prevedrebbe che gli studenti delle elementari e delle superiori possano portare