Intelligenza emotiva e mindfulness: le richieste di genitori e studenti per il rientro a scuola
Dal problem solving alla gestione delle emozioni: secondo il GoStudent Future of Education Report una maggiore attenzione a questi ambiti farebbe sentire i ragazzi più pronti ad affrontare il futuro
Milano, 10 settembre 2024 – Benessere emotivo, maggiore accesso ai servizi di salute mentale e orientamento contro la pressione, gli standard autoimposti, le aspettative accademiche e l’incertezza del futuro. È quello che chiedono studenti e famiglie per il rientro in classe. Dopo le iniziative sull’emergenza climatica lanciate da molti istituti in Italia e in Europa, gli studenti chiedono a gran voce un altro cambiamento. Nel contesto scolastico, i giovani di tutta Europa riferiscono di essere regolarmente stressati a causa della pressione e ora si sente la necessità urgente di una rapida inversione di marcia.
Come emerge dal GoStudent Future Education Report 2024, il sostegno alla salute mentale è tra le prime cinque aree tematiche che dovrebbero essere approfondite a scuola. Il 70% dei genitori in Italia concorda sul fatto che il benessere emotivo di uno studente è strettamente legato al suo rendimento scolastico, e il 78% si dichiara quindi favorevole all’introduzione di attività di mindfulness nelle scuole.
Per l’80% dei genitori in Italia la scuola dovrebbe porre maggiormente l’accento sull’insegnamento dell’intelligenza emotiva: problem solving, curiosità di apprendere, creatività, gestione delle emozioni e del tempo, approcci interculturali, consolidamento dei punti di forza, collaborazione e flessibilità sono considerati più importanti rispetto all’alfabetizzazione digitale, soprattutto quando si parla delle generazioni Z e Alpha, che hanno già un elevato livello di competenza in tal senso.
A sostenere le famiglie sono anche i docenti. Per 9 insegnanti su 10 in tutta Europa, “un maggiore accesso ai servizi e alle linee guida sulla salute mentale” farebbe sentire gli studenti più pronti ad affrontare il futuro. E per 7 insegnanti su 10, “i giovani devono innanzitutto sviluppare una buona autostima, oltre alla consapevolezza delle proprie inclinazioni, per poter scegliere la propria strada” nella vita. Per gli insegnanti i ragazzi devono “saper affrontare e risolvere i problemi e in generale gestire le emozioni” e devono anche “sviluppare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità”.
Sebbene più di 1 genitore su 2 (56%) ritenga di svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere emotivamente i propri figli in caso di stress e ansia, ora chiede supporto anche alle scuole.
Desiderosa di supportare gli studenti con le competenze di cui hanno bisogno per sentirsi pronti per il futuro, GoStudent, con l’inizio del nuovo anno scolastico, ha messo a disposizione 50 borse di studio in tutta Europa. I candidati selezionati riceveranno un tutoring individuale personalizzato su misura per le loro esigenze e obiettivi specifici, consentendo loro di sentirsi in grado di realizzare la carriera dei loro sogni.
Felix Ohswald, CEO e co-fondatore di GoStudent commenta: “Credo fermamente che l’istruzione sia lo strumento più prezioso nell’arsenale di una persona. Gli studenti di oggi sono appassionati, motivati e si preoccupano profondamente del mondo che li circonda. Attraverso il nostro programma di borse di studio vogliamo supportarli nel raggiungimento delle loro ambizioni. Con la giusta guida, ogni bambino ha il potenziale per trasformare i propri sogni in realtà”.
In Italia, le borse di studio verranno assegnate da una giuria composta da Felix Ohswald e Ester Tinaglia, Tutor dell’Anno di GoStudent Italia: quest’ultima è un’educatrice palermitana di 25 anni e lavora come tutor da quasi tre anni. Ama lavorare con studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), ed in questo contesto ha costruito la sua identità di “Tutor Ester”.
Ester Tinaglia, Tutor dell’anno di GoStudent Italia: “Ho capito che il segreto sta nel credere fermamente nelle potenzialità di ogni singolo studente. I giovani a volte si convincono che il problema sia esterno e spesso tutto nasce dall’incapacità di credere in sé stessi, ma attraverso la collaborazione con un tutor è possibile curare questi aspetti. Il tutoring è un’incredibile opportunità di crescita, sia per il tutor che per lo studente. Ho visto ragazzi trasformarsi radicalmente, cambiare completamente visione di sé stessi e del proprio studio, riuscendo a vivere la carriera scolastica con maggiore serenità e ad avvicinarsi alla vita adulta con più sicurezza grazie ad un percorso, ma credendo di avere le capacità per potercela fare”.
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