Riforma voto in condotta, Giacalone: “Il nulla. Con i reati si passa dal giudice, se ne parla quando il ragazzo è laureato”

Lo scrittore e giornalista Davide Giacalone ha commentato, in maniera negativa, la riforma del voto in condotta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel suo consueto spazio a Non Stop News, su Rtl1025.

Giacalone durissimo

Ecco come ha esordito: “Il nulla, lo zero totale. Ai miei tempi c’era il sette in condotta, e lo prendevano solo i soggetti da riformatorio. Dopo i due giorni di sospensione scatta il volontariato in enti convenzionati con la scuola. Ma quali? Non sarebbe neanche sbagliata l’idea. Ma se il ragazzo minore si fa male dobbiamo mettere una persona che lo controlli. E quanto ci costa allora questa sospensione? Promuovetelo, ci costa molto meno”.

Autorevolezza e autorità, ecco il pensiero di Giacalone

“Con queste penalità si tratta di reati, si deve passare dal giudice. Quindi ci vediamo quando il ragazzo si è laureato; l’inefficacia è garantita. Ma davvero così si dà autorevolezza

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