Lavoro agile, dipendente pubblica va a prendere la figlia a scuola e si fa male: per i Giudici è infortunio in itinere
Dal Tribunale di Milano arriva una sentenza decisamente innovativa: i giudici, il 16 settembre scorso, hanno riconosciuto l’infortunio di una lavoratrice pubblica in smart working che ha subito un incidente mentre andava a prendere la figlia a scuola durante un permesso.
Si tratta di un caso significativo non solo per il suo risultato, ma anche per il contesto del lavoro agile, diffusosi in Italia soprattutto dopo l’emergenza Covid-19 (la sentenza si riferisce ad una vicenda avvenuta nel settembre 2020, in piena pandemia), che ha sollevato nuove questioni normative, in particolare sulla tutela degli infortuni.
La decisione dell’INAIL
L’INAIL aveva inizialmente negato il riconoscimento dell’infortunio, sostenendo che un permesso per motivi personali interrompesse il legame con l’attività lavorativa, escludendo quindi l’incidente dalla copertura assicurativa. Queste le motivazioni dell’Istituto: “l’infortunio viene definito negativamente in quanto l’infortunio non risulta avvenuto per rischio lavorativo, bensì per il verificarsi di rischio generico incombente su tutti