Riconoscimento del 2013, fioccano le sentenze. I docenti recuperano decine di migliaia di euro
Negli ultimi mesi, si è intensificata l’attività legale per il riconoscimento del servizio prestato dai docenti e dal personale ATA nell’anno 2013, un tema di grande rilevanza per la progressione di carriera e il miglioramento delle condizioni economiche nel settore scolastico. Questo articolo analizza le recenti frasi e le iniziative legali in corso.
Contesto Normativo
Nel 2010, il decreto legge n. 78 stabilì che gli anni 2010, 2011 e 2012 non fossero utilizzati ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali per il personale scolastico. Questa disposizione fu prorogata fino al 31 dicembre 2013 attraverso il DPR n. 122 del 4 settembre 2013. Negli anni successivi, sebbene si sia riusciti a recuperare gli anni precedenti, il 2013 è rimasto escluso, portando a numerosi ricorsi legali da parte dei docenti.
Frasi recenti
Corte di Cassazione : Il 11 giugno 2024, la Corte di Cassazione ha emesso l’ordinanza n. 16133/2024, stabilendo che il servizio prestato nel 2013 deve essere considerato ai fini del riconoscimento giuridico di una superiore fascia stipendiale per il personale docente e ATA.
Questa decisione ha fornito un importante supporto alle azioni legali in corso.
Tribunale di Marsala : In precedenza, il Tribunale di Marsala aveva accolto un ricorso simile con la sentenza n. 104/2023, richiamando la sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che dichiarava illegittimo il blocco della contrattazione nel pubblico impiego.
Corte d’Appello di Firenze : Anche la Corte d’Appello di Firenze ha confermato il diritto al riconoscimento dell’anno 2013 con la sentenza n. 66 del 30 gennaio 2024, rafforzando ulteriormente le posizioni dei ricorrenti.
Di recente anche due sentenze in Piemonte, una a Novara e l’altra a Biella.
Iniziative Legali in Corso
Diverse organizzazioni sindacali hanno avviato campagne per raccogliere adesioni a ricorsi legali. Chi è interessato al recupero del 2013 può leggere un nostro articolo per avere poi tutte le informazioni necessarie per procedere.
Ricordando che l’unica via possibile è l’azione legale. La scadenza imminente per l’adesione ai ricorsi sottolinea l’urgenza di agire per ottenere giustizia e riconoscimento dei diritti.
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