Tagli alla scuola confermati, Landini non esclude lo sciopero, l’Usb lo proclama a fine ottobre, Fracassi parla di stato di agitazione
La Legge di Bilancio del 2025 prevede tagli alla spesa pubblica, così come le ex leggi Finanziare che seguiranno nei due anni successivi: l’anticipazione sulla spending review prevista sino a fine legislatura, annunciata in queste ore dalla Tecnica della Scuola, trova conferme nei resoconti sindacali a seguito degli incontri con i rappresentanti del Governo Meloni: “Nell’incontro che abbiamo avuto ci hanno detto che intendono ridurre la spesa pubblica”, ha raccontato a Sky Tg24 il segretario generale della Cgil Maurizio Landini annunciando che si sta andando verso una “logica dell’austerità”.
Il primo sindacato d’Italia non ci sta. E annuncia battaglia. Contro la manovra “non escludiamo nulla”, neanche lo sciopero, ha sottolineato Landini.
Secondo il numero uno della Cgil tagliare la spesa in paese in cui i servizi fondamentali quali sanità o scuola non sono garantiti a tutti “significa tagliare nella direzione di una fetta della popolazione già in