Comunicazioni scuola-famiglia, vietato inserire dati personali che rendano identificabili gli alunni
Le scuole debbono prestare particolare attenzione nella pubblicazione e diffusione dei dati personali, non solo dei lavoratori, ma anche degli alunni, spesso minorenni.
E questo vale anche per le comunicazioni scuola-famiglia, all’interno delle quali non possono essere inseriti dati personali degli alunni.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha in proposito chiarito che nelle circolari, nelle delibere o in altre comunicazioni non rivolte a specifici destinatari non possono essere inseriti dati personali che rendano identificabili gli alunni.
È il caso, ad esempio, di bambini o ragazzi coinvolti in casi di bullismo o quelli cui siano state comminate sanzioni disciplinari o ancora coloro che sono interessati da altre vicende delicate.
L’Autorità ha in proposito chiarito che il diritto–dovere di informare le famiglie sull’attività e sugli avvenimenti della vita scolastica deve essere sempre bilanciato con l’esigenza di tutelare la personalità dei minori.
Secondo la normativa vigente, infatti, la diffusione di dati
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