“Un’altra scuola è possibile”: la FISI aderisce alla manifestazione nazionale per i docenti precari del 12 ottobre a Roma
“Un’altra scuola è possibile”: questo il titolo della manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma il prossimo sabato 12 ottobre, alle ore 15.00, presso piazza Esquilino. La FISI Scuola (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) aderisce alla manifestazione con Cobas Scuola, USB PI Scuola, Cub Sur a supporto delle associazioni di precari.
“L’appuntamento è per manifestare contro un sistema scolastico inadeguato e per ricordare che la cultura non ha prezzo. In piazza ci saranno docenti, studenti e famiglie colpite da questo assurdo sistema che sta portando la scuola al collasso”, assicurano gli organizzatori.
“E’ una forte presa di posizione contro la risposta che il Ministro Valditara ha dato ai docenti precari e ai sindacati che chiedevano di non indire il nuovo concorso PNRR prima di aver assunto i precari già idonei presenti nelle GM dei precedenti concorsi, in GPS, oltre agli idonei del primo concorso PNRR, che altrimenti dovrebbero paradossalmente rifare il concorso pur avendo già dimostrato le loro competenze” spiega Antonia Esposito, segretaria nazionale FISI Scuola.
Di fronte al problema dei precari da stabilizzare (nelle graduatorie di merito 2018, 2020, concorso STEM 2022, nelle graduatorie per le supplenze, oltre agli idonei del concorso PNRR già bandito), il Ministro ha risposto indicendo un nuovo concorso!
La risposta, afferma ancora la segretaria scuola FISI, sembra simile a quella della regina Maria Antonietta quando le dissero che il popolo non aveva pane e lei rispose di dar loro le brioche. L’aneddoto serve a far capire l’assoluta inconsapevolezza dei problemi del popolo e quindi l’impossibilità di trovare soluzioni. Alla base della risposta del Ministro Valditara c’è una dichiarata scala di priorità, condivisa dal governo e dalla politica europea: sono più importanti i fondi del PNRR che la stabilizzazione dei precari!
Il Ministro lo ha affermato esplicitamente: “Che cosa succede se noi dovessimo bloccare i concorsi e non assumere 70.000 docenti con queste nuove procedure volute dall’Europa? Che metteremmo a serio rischio una parte significativa di quei 24 miliardi che costituiscono l’ultima tranche del PNRR”.
“Questa spiegazione, continua Antonia Esposito, rientra nell’ottica generale della fruizione dei fondi del PNRR, soldi che noi italiani riceviamo sotto ricatto, poiché non possiamo utilizzarli per ciò che serve davvero, per esempio in questo caso costruire nuovi edifici scolastici con aule che accolgano gruppi classe di 15 alunni invece di 30 e così assumere tutti i docenti precari e stabilizzare anche il personale ATA, oppure l’investimento forzato nella digitalizzazione degli ambienti scolastici (già evidenziato dal sindacato FISI nel documento PNRR E SCUOLA 4.0 dell’aprile 2023) piuttosto che riparare gli edifici stessi, molti dei quali, come si sa, fatiscenti o inadeguati ad essere ambiente confortevoli per lo studio e la formazione dei nostri ragazzi.
I fondi del PNRR non sono dei cadeaux, ma prestiti che dovremo restituire: e se sono prestiti, non è ovvio che dovremmo potere usarli come è davvero utile a noi, o in caso contrario rifiutare di contrarli con un cortese ma fermo “NO, GRAZIE”?
Nella risposta Valditara ha sottolineato anche che grazie a questi fondi sono stati assunti finora docenti non da concorso PNRR (40.700 lo scorso anno e 12.800 quest’anno): se è così, che il governo italiano e il Ministero dimostrino a tutto il mondo della scuola che la stabilizzazione dei precari è la vera priorità, assumendo TUTTI i docenti delle GM, consentendo l’abilitazione con sovvenzioni statali ai docenti in GPS seconda fascia che non possono permettersi di partecipare al mercato dei CFU, e immettendo in ruolo i docenti che hanno superato il concorso PNRR precedente, e tutto questo PRIMA di indire il nuovo concorso PNRR. È stata concessa la proroga fino al 31 dicembre 2026, come comunicato dal Ministro.
Allora usiamola!! Che si bandisca il nuovo concorso a settembre 2026 con graduatorie pubblicate entro dicembre. E prima si faccia ciò che si deve, conclude la segretaria FISI, “Devo dunque posso” diceva un grandissimo illuminista: Immanuel Kant.
Tra le associazioni partecipanti alla manifestazione: Cambiare Rotta, Comitato precari uniti per la scuola, Collettivo docenti di sostegno specializzati, Coordinamento precari scuola Bologna, Coordinamento triennalisti, Docenti uniti italia, Esp – educazione senza prezzo, gli idonei del concorso ordinario 2024: legati dal merito, IdoneInsieme, Link coordinamento universitario, Unione degli studenti, Rete della conoscenza, Osa, Paese reale, Scuola lavoro e libertà, Genova inclusiva, supportate dalle sigle sindacali di base summenzionate.
Per informazioni e per aderire alle iniziative: mauro.giordani@protonmail.com
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