Per far stare gli studenti sui libri, serve soprattutto l’incentivo del voto
Le iniziative volte a far amare ai nostri studenti lo “studio per lo studio”, a condurli ai libri per il puro piacere di studiare sono lodevolissime, ma a mio parere irrealistiche. Così la pensavo il giorno in cui assistetti alla conferenza di un pedagogo che disse fra il resto: “Dobbiamo arrivare a fare in modo che gli studenti, dovendo scegliere fra un pomeriggio in discoteca oppure un pomeriggio a studiare, scelgano spontaneamente e volontariamente un pomeriggio a studiare, perché lo studio è diventato per loro un piacere più grande della discoteca”.
Onestamente parlando, non ho mai sentito di nessun studente che la domenica sera o l’ultimo giorno delle vacanze di Natale o di Pasqua sprizzasse gioia da tutti i pori perché il giorno si tornava a scuola. Il 7 gennaio è sempre il giorno più tragico dell’anno scolastico, soprattutto se cade di lunedì
Così la pensavo allora e così la
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