Barbero va in pensione: “Il lavoro del docente ora è più gravoso e burocratizzato. La qualità dei giovani non è cambiata”
Il professore di storia medievale e divulgatore storico Alessandro Barbero, 65 anni, va in pensione dopo 26 anni all’università del Piemonte Orientale. In un’intervista a La Stampa, riportata da Open, il docente ha spiegato la motivazioni. Le sue riflessioni sono applicabili, almeno in parte, anche al mestiere degli insegnanti che lavorano a scuola.
“La qualità dei giovani non è cambiata”
“Mi sono accorto che il lavoro di docente è diventato inutilmente più gravoso. La burocratizzazione del nostro mestiere, il tempo passato a svolgere attività che un amministrativo farebbe molto meglio, la pretesa di trasformare studiosi e ricercatori in capi ufficio ha reso stressante un lavoro bellissimo”, ha detto Barbero.
Secondo lui “la qualità dei giovani, negli anni, non è cambiata. La quantità di teste, di gente appassionata è sempre la stessa. Certo, ogni generazione ha caratteristiche sue: oggi i ragazzi sono forse più fragili, più spaventati dall’incertezza del futuro e