Tutor e orientatore: dimezzate le risorse per il tutor e orientatore. Ancora ingerenze ministeriali sulle prerogative collegali e contrattuali
Nell’incontro che si è svolto in data 25 ottobre 2024 tra il MIM e i sindacati firmatari del CCNL, sono state illustrate le novità del prossimo decreto con cui verranno stabiliti i criteri di ripartizione per l’a.s. 2024/25 delle risorse per retribuire le figure del docente tutor e del docente orientatore nelle ultime tre classi delle scuole superiori di secondo grado.
Rispetto all’anno scorso le risorse risultano dimezzate, infatti alle scuole per l’a.s. 2024/25 saranno assegnati complessivamente 84 mln di euro rispetto ai 150 mln di euro dell’a.s. 2023/24.
Il compenso per il docente tutor, pertanto, potrà oscillare tra un minimo di 1.589 euro lordo stato e un massimo di 2.725 euro lordo stato (mentre l’anno scorso il minimo era di 2.850 euro e il massimo di 4.750 euro).
Per raggiungere un compenso comparabile con quello dell’anno scorso, il docente tutor dovrà svolgere un’attività aggiuntiva di 30 ore mediante l’attivazione presso la scuola di un progetto POC “Per la scuola” con i fondi europei.
Per l’orientatore, invece, il compenso è fissato a 1.500 euro senza alcuna possibilità che possa essere innalzato a 2.000 euro come l’anno scorso.
Per quanto riguarda i requisiti per assegnazione dell’incarico, sui cui si dovrà esprimere il Collegio docenti, è prevista la priorità per chi ha già svolto la funzione l’anno scorso. Gli eventuali nuovi incaricati dovranno effettuare il percorso di formazione propedeutico qualora non l’abbiano già svolto.
Alla contrattazione d’istituto spetta di definire il compenso per il tutor tenendo
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