Studentessa morta a diciotto anni dopo vaccino Covid, cinque medici verso il processo: “Poteva essere salvata”
Ci sono novità sul caso della studentessa diciottenne morta pochi mesi prima di sostenere l’esame di maturità, nel 2021, pochi giorni dopo essersi vaccinata contro il Covid-19. Come riporta La Repubblica, cinque medici del pronto soccorso ligure che l’hanno accolta rischiano il processo.
La ragazza, nove giorni dopo il vaccino, si è presentata in ospedale con un forte mal di testa. Seguire i protocolli, scrivono i sostituti procuratori nella richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di cinque persone all’epoca in servizio all’ospedale, “con elevata probabilità avrebbe consentito alla paziente di sopravvivere”.
Insomma, la giovane avrebbe potuto essere salvata. Il documento ricalca quanto contenuto nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari del marzo scorso, che aveva messo nero su bianco come la studentessa, il 10 giugno 2021, fosse morta a causa della “Vitt”, la rarissima trombosi cerebrale associata a livelli di piastrine basse e scatenata proprio dall’iniezione di preparati a base
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