Espulsioni e sospensioni, in Europa dati raddoppiati in dieci anni
La scuola, in qualità di istituzione prossimale sul territorio, si confronta continuamente con le dinamiche sociali, i benefici ed i disagi che queste comportano, specie su giovani e giovanissimi. Spesso, come dimostrano recenti studi condotti sulla situazione socio-economica di specifici gruppi familiari in difficoltà, in questi ultimi tendono pericolosamente a svilupparsi condotte aggressive e rifiutanti lo studio, la didattica, l’apprendimento e talvolta la presenza in classe, che pare essere la spinosa problematica che affligge il sistema scolastico del Vecchio Continente da oltre una decade.
Le assenze, sommate a condotte inadeguate, comportano l’introduzione di provvedimenti mirati quali sospensione e, nei casi più gravi ed incorreggibili, espulsione dall’istituto in oggetto con conseguente perdita dell’anno scolastico. I valori circa tali soluzioni definitive, talvolta definite poco correttive e disposte esclusivamente a tutela della comunità scolastica, sono quasi raddoppiati in un decennio. La scuola è dunque ancora in grado di confrontarsi con sfide che