In pensione a 67,5 anni, poi tutti a 70. Sindacati della scuola sul piede di guerra: rimpiangeremo la Legge Fornero!

L’età del pensionamento dei lavoratori italiani è destinata a salire. Sono troppe le variabili che “spingono” per questo processo, praticamente inevitabile: l’aspettativa di vita media dei cittadini rimane tra le più alte al mondo, il tasso demografico sempre più giù (con la maggioranza delle famiglie che si fermano ad un figlio), il numero di lavoratori attivi sempre più ristretto. Il risultato di tutto queste dinamiche sta mettendo in crisi sempre più nera le casse dell’Inps. E chi governa il Paese è costretto a prendere provvedimenti. Qualche giorno fa “Investire Oggi” ha si è soffermata sul “paradosso” degli “aumenti costanti dei requisiti delle pensioni se la popolazione vive più a lungo” arrivando a scrivere che “due o tre mesi alla volta, molto presto le pensioni di vecchiaia supereranno il tetto dei 70 anni. E non ci vogliono simulatori per capirlo”.

Già nel prossimo futuro avremo effetti al rialzo

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PENSIONI – Ritorno alla Fornero impossibile per docenti e Ata: serve una “finestra” per rispondere al burnout che imperversa tra chi lavora a scuola

Senza un intervento nella Legge di Bilancio, tra poco più di due mesi assisteremo al ritorno della Legge Fornero: si potrà andare in pensione non prima dei 67 anni di età o con 42-43 anni di contributi. Il Governo potrebbe apportare delle deroghe, ma occorrono reali opportunità di anticipo pensionistico, non proposte inaccettabili come ‘Opzione Uomo’ con penalità importanti sull’assegno pensionistico arrivando a tagliare anche oltre 600 euro dall’assegno. “Prima di tutto bisogna approvare oggi una ‘finestra’ specifica per il personale della scuola”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un’intervista all’emittente radiofonica Italia Stampa.

 
“A gennaio ritorneremo alla Legge Fornero – continua il sindacalista autonomo – e non si può pensare di proporre una soluzione come Opzione Donna che” tagli l’assegno di quiescenza e “non riconosce il burnout fortemente presente nel lavoro a scuola. E nemmeno si considera neanche chi ha lavorato tanti tanti anni dopo gli studi universitari che hanno arricchito la propria esperienza e che sono richiesti necessariamente per poter accedere al lavoro dell’insegnante. Serve quindi una norma nella legge di bilancio che riapra i termini” di accesso alla pensione appena scaduti per il prossimo anno. Ma anche una norma che permetta a docenti e Ata di andare in pensione come accade per le forze armata e permetta così anche “di svecchiare la classe docente che è tra le più vecchie al mondo, anche perché si arriva al ruolo dopo troppi anni di precariato. Dobbiamo abbattere tutto questo andando ad attaccare la precarietà nella scuola, inserendo provvedimenti già nella prossima Legge di Bilancio e poi modificare le norme sul reclutamento degli insegnanti”.
 
Anief, in convenzione con Cedan, conferma anche per quest’anno l’assistenza e il supporto specializzato per l’invio delle domande di pensionamento: è possibile contattare via web la sede Anief più vicina.
 
LE DOMANDE DI PENSIONE: TIPI E MODALITÀ
I requisiti:

pensione di vecchiaia (Art. 24, commi 6 e 7 della Legge n.214/2011): d’ufficio 67 anni al 31 agosto 2023, a domanda67 anni al 31 dicembre 2023. Anzianità contributiva minima di 20 anni;
pensione di vecchiaia – Art. 1, commi da 147 a 153 della legge 27 dicembre 2017, n. 205: a domanda 66 anni e 7 mesi al 31 dicembre 2023. Anzianità contributiva minima di 30 anni al 31 agosto 2023
pensione anticipata: entro il 31 dicembre 2023 per le donne anzianità contributiva minima di 41 anni e 10 mesi, per gli uomini 42 anni e 10 mesi
opzione donna: al 31 dicembre 2021 anzianità contributiva di 35 anni + 58 anni maturati
quota 100 e 102: entro il 31 dicembre 2021 anzianità contributiva minima di 38 anni  +62 anni; entro il 31 dicembre2022 anzianità contributiva minima di 38 anni + 64 anni.

 
LA PROPOSTA ANIEF
Anief chiede, quindi, “una ‘finestra’ ad hoc, assieme anche alla conversione gratuita in contributi della formazione universitaria, come pure rivendicato più volte di recente dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Per il sindacato basterebbe adottare gli stessi parametri di accesso alla pensione previsti per i lavoratori delle forze armate, permettendo al personale della scuola, uomini compresi, di lasciare in ogni caso il lavoro a 62 anni e senza tagli all’assegno di quiescenza. “Anche l’allargamento dell’Ape Sociale a tutti i dipendenti della scuola, potrebbe essere un passo importante – spiega ancora Pacifico – e comunque non si tratterebbe di nessuna concessione, visto l’alto numero di casi di insegnanti sottoposti a  burnout  e a patologie invalidanti dovute allo stress da lavoro prolungato e senza nemmeno il dovuto riconoscimento del rischio biologico, invece previsto per altre professioni anche del comparto pubblico. Occorre quindi una deroga vera: ‘Opzione Donna’ ed ora anche ‘Uomo’ comporta un prezzo da pagare a dir poco ingiusto”.
 
 
 
PER APPROFONDIMENTI:
 
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SCUOLA – Contratto, Pacifico (Anief) spiega perché conviene firmare un contratto “ponte”: i lavoratori non possono attendere un anno e mezzo
 
Rinnovo del contratto, è l’ora della verità: martedì nuovo incontro all’Aran. Anief spinge per il contratto “ponte” da firmare entro agosto: docenti e Ata fanno i salti mortali per arrivare a fine mese
 
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Il nuovo contratto dovrà contenere nuovi profili e livelli professionali, lo chiede l’Anief: risalgono a 50 anni fa, se si vogliono valorizzare i dipendenti vanno attualizzati
 
Inflazione all’8%, per l’Istat mai così alta da 36 anni: Anief chiede di accelerare sul rinnovo del contratto della scuola, docenti e Ata figurano tra i più impoveriti
 
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Prove Invalsi, metà degli studenti italiani impreparati: per Anief è inevitabile se non si interviene su didattica, numero di alunni per classe, tempo scuola e carriere-incentivi per il personale
 
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PENSIONI – Marcello Pacifico (Confedir): non si può tornare alla Legge Fornero, va approvata subito “Quota 41”, con riscatto gratuito degli anni di formazione e anticipo di un anno per le madri
 
Precari a tempo indeterminato, la riforma del Pnrr va contro i dettami dell’UE: Anief si rivolge al Comitato europeo dei diritti sociali
 
RAPPORTO INPS – In pensione con 750 euro dopo 30 anni di regolare lavoro, per Anief siamo alla follia
 
PENSIONI – Il presidente Inps rilancia il riscatto gratuito della laurea, Anief: “mano santa” per agevolare il turn over in contesti lavoratovi bloccati come la scuola, oltre che per abbattere disoccupazione e Neet
 
LAVORO – Dal 1° gennaio torna la Legge Fornero “pura”, in pensione a 67 anni o con 43 anni di contributi: appello Anief al Governo che verrà perché si impegni ad evitare questa catastrofe
 
PENSIONI – I partiti fanno a gara per promettere deroghe alle Legge Fornero, Anief chiede per la Scuola il ritorno a Quota 96 con riscatto gratuito della laurea
 
PENSIONI – Dal 1° gennaio torna la Legge Fornero, via dal lavoro a 67 anni o con 42 anni di contributi. Anief chiede l’anticipo per tutti i lavoratori della scuola con riscatto gratuito della laurea
 
Dal 1° gennaio in pensione a 67 anni, per i docenti serve un anticipo: in 150mila rischiano patologie da burnout. Anief: senza correttivi l’Italia verso il record degli insegnanti più vecchi e malati
 
Pensioni, docenti e Ata hanno solo 10 giorni per chiedere di lasciare prima, poi da gennaio torna la Legge Fornero con uscita a 67 anni: appello Anief a nuovo Governo e premier in pectore Giorgia Meloni
 
Arriva ‘Opzione Uomo’ che anticipa la pensione ma taglia l’assegno anche di 600 euro, Anief chiede che la penalità non si applichi ai lavoratori della scuola
 

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