Intimidazioni a scuola al posto delle libere espressioni democratiche?

Occupazioni delle scuole? Ormai, secondo tanti osservatori, appare chiara la volontà politica di questo governo di instaurare un clima di intimidazione nei confronti di chi protesta, risolvendo in modo autoritario la relazione educativa tra le varie componenti dell’istruzione. 

Su questo versante, sembra inoltre che gli studenti stiano dibattendo in maniera serrata pur non avendo interlocutori con cui confrontarsi e rimanendo dunque inascoltati, seppure le garanzie alla partecipazione democratica e alle scelte e alla conduzione complessiva degli Istituti siano in qualche modo sancite dai “Decreti delegati del 1974” con gli organi collegiali elettivi e rappresentativi di tutte le componenti: alunni, genitori, insegnanti.

Lamentano infatti gli studenti anche la ripresa, senza sconti per nessuno, di un controllo autoritario e repressivo della dirigenza nei loro confronti, tarpando qualunque sospiro di dissenso e una pur live proposta di cambiamento, rendendo quindi quasi del tutto scaduti le garanzie democratiche sancite dai Decreti delegati. In altre

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