Iscrizioni: più che l’orientamento può il censo?
Mentre molte famiglie sono in pieno fermento in questi giorni sulla scelta della istruzione secondaria di secondo grado dove iscrivere il figlio, si apre fortunatamente, ma forse senza successo, il dibattito intorno alla questione, tutta di questi tempi, se la scuola continui a essere un ascensore sociale che consente a tutti di arrivare dove l’ingegno, la volontà, la passione possono portare, o se invece non consente più tutto questo a tutti, selezionando e discriminando.
Acclarato il fatto, così come i dati ufficiali del ministero e quelli di varie altre ricerche dicono, che gli adolescenti dei ceti sociali più disagiati si concentrano soprattutto negli istituti professionali e nei centri di formazione regionale, spunta, come il convitato di pietra, che le diseguaglianze economiche, sociali e culturali siano ancora più marcati in Italia che altrove in Europa.
Ma non solo, sembra pure che la scuola degli ultimi decenni non faccia altro che rispecchiare