Docenti precari, se l’algoritmo ha funzionato, perché ci sono problemi con le supplenze?
Ogni anno, tra agosto e settembre, prende il via l’assegnazione delle supplenze scolastiche, un processo che coinvolge circa 200mila insegnanti. Dal 2021, il Ministero dell’Istruzione e del Merito utilizza un algoritmo per automatizzare la procedura, ma le polemiche non si sono mai spente. Anche nel 2024, malgrado i miglioramenti, sono emersi errori che hanno riacceso il dibattito. Il portale Wired, attraverso una richiesta di accesso agli atti del Mim, ha potuto ricostruire tutto il sistema di lavoro dietro alle assegnazioni.
Un problema a monte
A differenza degli anni precedenti, il 2024 ha visto l’algoritmo funzionare correttamente, come confermato da sindacati e ministero. Tuttavia, gli errori continuano a verificarsi per cause umane e amministrative. La carenza di personale negli uffici scolastici regionali e provinciali e le criticità dell’ordinanza ministeriale che regola l’assegnazione delle cattedre rappresentano i veri ostacoli.
Ad esempio, la procedura non prevede il “ripescaggio” dei candidati temporaneamente esclusi: chi
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