Concorso Pnrr, dopo gli idonei con un pugno di mosche in mano spunta la “grana” della prima procedura ancora in corso: il caso Marche-Umbria
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante di ruolo nella scuola pubblica: la procedura viene avviata (per fare domanda c’è tempo sino al 30 dicembre) non solo tra le proteste generali di decine di migliaia di idonei del concorso 2023, che si ritrovano con un pugno di mosche in mano dopo avere superato le prove anche con valutazioni elevate, ma anche perché in alcune regioni deve ancora terminare il concorso Pnrr1. Come, ad esempio, nelle Marche e nell’Umbria per l’insegnamento di Lettere nella scuola secondaria di primo grado.
Secondo responsabile Giuseppe Buondonno, responsabile nazionale Scuola di Sinistra Italiana, la sovrapposizione dei due concorsi “sta generando sconcerto e preoccupazione tra migliaia di docenti: è una situazione surreale, perché dall’11 al 30 dicembre i docenti possono iscriversi a un secondo concorso identico al primo, ancora in pieno svolgimento”.
“Nelle Marche
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