Liceo occupato, genitori difendono studenti: “Chiedono che la scuola non sia ridotta a mercificio di voti e valutazioni”

Si parla ancora di occupazioni, in particolare di quella che ha avuto luogo in un liceo di Roma, condannata anche dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. A distanza di qualche giorno a parlare sono stati i genitori degli studenti della scuola.

La lettera dei genitori

“Chi si fosse degnato di venire ad ascoltare i ragazzi e le ragazze, che hanno indetto ben tre assemblee pubbliche e aperte, si sarebbe reso conto che sono molto più lucidi/e, preparati/e, maturi/e e consapevoli di quanto si immagini. Chiedono dialogo, chiedono di approfondire tematiche di attualità, capire il mondo in cui vivono e quello che li attende al di fuori della scuola. Chiedono che la scuola non sia ridotta a un mercificio di voti e valutazioni, chiedono spazi dove potersi confrontare con e senza gli adulti, chiedono di crearsi una coscienza critica e una coscienza politica”, queste le loro parole, riportate da

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