Un prof 23enne: “I compiti si consegnano corretti il giorno dopo. Metto adesivi da grattare sopra i voti contro l’ansia”
Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A rispondere a queste domande un giovanissimo professore di lettere nella scuola secondaria, 23 anni, piemontese. Quest’ultimo, che fa divulgazione sulle materie umanistiche anche sui social, è stato intervistato dal giornale locale TargatoCn, come riporta Skuola.net.
“La lezione frontale non può essere tralasciata”
Il giovane, già nel 2018, ha aperto un sito web in cui pubblicava articoli gratuiti per aiutare gli alunni nello studio delle materie umanistiche. Ecco le sue parole: “Rendere l’insegnamento attivo è una mia priorità. Insegnare con passione significa cercare sempre nuovi metodi per rendere la lezione coinvolgente e stimolante”.
Ecco quali metodologie usa: “La classica lezione frontale non può sicuramente essere tralasciata, ma considerando che, oggigiorno, i tempi di attenzione degli allievi sono in calo, ritengo opportuno ricorrere a metodologie come il cooperative learning, il brainstorming e la flipped classroom. Ad esempio,