Con/cittadinanze – Insieme è meglio, anche a scuola
La qualità della nostra vita democratica passa anche dalla capacità di assumere il dato della trasformazione multiculturale della società in una occasione utile a imparare il rispetto reciproco, a stimolare la conoscenza e lo scambio di elementi culturali diversi, a produrre, nella interazione e nella condivisione di esperienze condivise, nuovi significati, nuova cultura, intercultura appunto.
La scuola è, in primis, il luogo collettivo dove questo può avvenire. Ma ciò richiede impegno, attenzione, progettualità. Un grande lavoro che si sgrana nella dimensione micro del quotidiano, ma deve orientarsi verso la grande visione costituzionale codificata nell’articolo 3.
Una prospettiva oggi messa in discussione per molti aspetti; si pensi solo alla contraddizione di dover insegnare e dare gli strumenti di esercizio attivo della cittadinanza a giovani cui non viene riconosciuta la cittadinanza. Da qui il nostro impegno intorno al referendum previsto nella prossima primavera e ogni altra iniziativa che si proponga plausibilmente di andare in questa direzione. Nello stesso tempo vogliamo dar voce ai ragazzi e alle ragazze che la scuola frequentano e, ancora, vogliamo sostenere i docenti e tutti i lavoratori che nel loro operare quotidiano si sforzano di garantire accoglienza, inclusività, accesso a un’istruzione di qualità e ad una formazione autenticamente e solidamente democratica e interculturale.
Impegni questi tanto più cogenti in un momento in cui rischiano di affermarsi nel mondo visioni neo segregazioniste e discriminatorie che trovano risonanza anche nel nostro Paese, dove intanto si cerca di fare strame della capacità della scuola di
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