Scuola in cammino, un’esperienza educativa innovativa. Tra lezioni itineranti e sfide organizzative: il bilancio dei primi tre mesi
Roberta Cortella, insegnante e guida escursionistica, ha ideato “Strade Maestre”, un progetto educativo che prevede un anno scolastico itinerante per gli studenti degli ultimi tre anni delle superiori.
Il percorso, iniziato il 16 settembre da Orvieto, si snoda lungo i sentieri d’Italia, alternando giornate di cammino a periodi residenziali.
Otto ragazzi di età e indirizzi scolastici diversi, accompagnati da guide ambientali escursionistiche che fungono anche da insegnanti, hanno già percorso circa 700 km, attraversando la Via Francigena, il Cammino Terra-Mare, il Cammino di Germanico e la Magna Via Francigena in Sicilia. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza formativa che vada oltre i programmi scolastici tradizionali, promuovendo la conoscenza di sé, degli altri, l’integrazione e la solidarietà.
“Il cammino ti offre sempre spunti di conoscenza straordinari”, afferma Cortella a La Gazzetta dello Sport.
“Anche se non è conoscenza che ha a che fare con i programmi scolastici in senso stretto, è qualcosa che fa crescere, qualcosa a cui i ragazzi non possono rinunciare”.
Tra lezioni itineranti e sfide organizzative: il bilancio dei primi tre mesi
La settimana tipo di “Strade Maestre” è in continua evoluzione, adattandosi alle esigenze del percorso e del gruppo. Si alternano lunghi periodi di cammino, durante i quali si approfondiscono gli argomenti studiati attraverso podcast e discussioni, a periodi residenziali con lezioni più tradizionali.
I ragazzi dimostrano grande entusiasmo per il cammino e per il contatto con la natura, apprezzando particolarmente le albe e i tramonti. Cortella sottolinea la loro serenità e la visione positiva, ma evidenzia anche la difficoltà nell’organizzazione pratica, aspetto su cui i ragazzi devono ancora maturare.
L’esperienza si è rivelata ricca di momenti magici, come la lezione di diritto al voto a Terra di Bó, in Sicilia, e di aneddoti curiosi, come la giornata a Capranica in cui i ragazzi hanno ritrovato l’entusiasmo arrampicandosi su una quercia secolare.
L’accoglienza ricevuta lungo il cammino è stata straordinaria, con numerose persone che hanno offerto ospitalità e supporto al progetto. Il confronto con le scuole di provenienza dei ragazzi è costante, per monitorare l’avanzamento del programma didattico e la crescita personale degli studenti.
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