Un docente: “Si pensa che la scuola sia una supplente che deve risolvere i guai. Oggi vi entrano tutti, non solo alunni e insegnanti”
Lo scrittore e docente Giancristiano Desiderio, nelle pagine de Il Corriere della Sera, ha fatto una riflessione molto interessante sul mondo della scuola oggi dal tono disincantato e amaro, in cui sicuramente molti docenti e donne e uomini di scuola potranno ritrovarsi.
“La scuola non soddisfa le richieste della società e la società snatura la funzione della scuola”
Ecco le sue parole: “Una volta a scuola entravano soltanto gli alunni e gli insegnanti. Oggi vi entrano tutti: consulenti, psicologi, magistrati, imprenditori, accademici, autori, carabinieri, poliziotti, infermieri, medici eccetera eccetera. La scuola è cambiata — si dice — perché il mondo è cambiato e bisogna aggiornarsi, altrimenti c’è il rischio che si rimanga indietro. Può darsi che in questa esigenza ci sia una giusta richiesta e, soprattutto, una buona intenzione che può essere resa così: la scuola al servizio della società. Tuttavia, c’è anche un rischio che è qualcosa di
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