Anief su Soloscuola.it – ELEZIONI RSU – Il sindacato a docenti e Ata: “vi invitiamo a candidarvi con la nostra associazione sindacale, diventiamo insieme parti attive del cambiamento

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PREVIDENZA – Quota 41 o 64 in arrivo? Anief: l’importante è introdurre un pre-pensionamento di 4 anni senza penalizzazioni, nella Scuola è necessario

“Sono due gli interventi che il Governo sta attuando sulle pensioni con la Legge di Bilancio per evitare il ritorno alla Fornero: Quota 41 e Quota 64 anni. L’importante è che l’Italia intraprenda quello che si fa negli altri Paesi economicamente sviluppati: mandare i cittadini lavoratori in pensione a 63 anni con il massimo dei contributi”. A sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che chiede quindi un pre-pensionamento di almeno quattro anni rispetto alla legge che tornerebbe in vigore dal 1° gennaio prossimo.

 
Intervistato dall’agenzia Teleborsa, il sindacalista autonomo ha detto che se lo Stato ha giustamente deciso che “si deve accedere al lavoro con dei titoli di studio di formazione superiore, allora è giunto il momento di riconoscere gratuitamente il riscatto degli anni di studio”, come ha più volte detto anche il presidente Inps Pasquale Tridico. Secondo Pacifico, si tratterebbe di “due operazioni importanti per svecchiare non solo la Pubblica Amministrazione e tutto il mondo del lavoro, non solo per aprire le porte ai giovani e ringiovanire il personale della scuola, dato che abbiamo la classe docente più vecchia del mondo, ma questa operazione servirebbe a garantire una parità di trattamento tra i lavoratori dei paesi economicamente più sviluppati”.
Secondo il leader dell’Anief, infine, c’è un ultimo punto fondamentale: “le donne che lavorano devono avere qualcosa di riconosciuto, un qualche contributo importante, in particolar modo se hanno dovuto affrontare anche la maternità: se il Governo italiano ha introdotto, giustamente, un Ministero della Natalità, allora bisogna anche intervenire concretamente per garantire il diritto delle donne ad essere pienamente madri e lavoratrici” adeguatamente tutelate delle leggi.
 
Il giovane sindacato chiede, in particolare, che docenti e personale Ata vengano equiparati, a livello di previdenza, ai lavoratori delle forze armate, permettendo così loro di lasciare in ogni caso il lavoro a 62 anni e senza tagli all’assegno di quiescenza. “Non è una concessione – conclude Pacifico – considerando l’alto numero di casi di insegnanti sottoposti a  burnout  e a patologie invalidanti dovute allo stress da lavoro prolungato e senza nemmeno il dovuto riconoscimento del rischio biologico, molto presente tra coloro che operano nei nostri istituti scolastici”.
 
Anief ricorda che, in convenzione con Cedan, anche quest’anno è stato avviato il servizio di consulenza per chi è interessato al pensionamento: è possibile contattare via web la sede sindacale più vicina.
 
 
 
PER APPROFONDIMENTI:
 
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La scuola delle nuvole

Nel giugno 2022, un gruppo di 50 insegnanti italiani ha vissuto un’esperienza artistica e pedagogica insolita. Hanno partecipano a due sessioni residenziali di 3 giorni che avevano l’obiettivo di trasformare le pratiche scolastiche grazie all’immersione nell’universo creativo di Hervé Tullet, artista, autore e illustratore francese noto per i suoi libri per bambini unici e giocosi. Nuove pratiche, come l’atelier collettivo e nuovi approcci, come l’installazione/area gioco, hanno alimentato l’esperienza didattica degli insegnanti che, allo stesso tempo, si sono arricchite di idee per il futuro lavoro con i bambini e le bambine a scuola.

Abbiamo messo al centro un’idea di scuola del futuro come “creazione gioiosa”, che si rivolge a tutti e tutte, nonostante la loro età, il loro rapporto con l’arte, il loro status. 

Nel cuore delle montagne del Friuli italiano, a Lauco, in una ex Latteria sono stati ideati nuovi atelier, insieme e diretti da Hervé Tullet, proposti come strumenti della formazione durante due settimane speciali in cui l’arte “dà forma” all’imparare. 

La parte artistica di Tullet è stata completata dall’esperienza formativa di Alessandra Falconi che ha aiutato gli insegnanti a collegare l’approccio d’artista allo sguardo pedagogico e didattico. Come portare certe pratiche nella scuola per permettere ai bambini di sperimentare una scuola creativa e divergente? I gesti liberi e l’accessibile vocabolario grafico di Hervé Tullet rivelano una tecnica pedagogica e artistica singolare. Un certo numero di chiavi per la liberazione della creatività di Hervé emergono e vengono messe a disposizione del mondo educativo in modo approfondito e profondo.

È questa originale esperienza pedagogica organizzata in due sessioni di Scuola delle nuvole che ha originato una futura masterclass online, disponibile dall’autunno grazie a Erickson. Attraverso 10 parole guida, si è cercato di immaginare una nuova scuola, di acquisire fiducia nel processo creativo, di cercare e trovare nuove “ancore” che possano liberare la propria creatività e la capacità di progettare per e con i bambini. 

Prima Scuola delle nuvole23/25 giugno 2022

Seconda Scuola delle nuvole30 giugno/2 luglio

Le parole e le immagini di chi ha partecipato alla masterclass

Alice M.

Ho sperimentato e imparato:

semplificare x approfondire: scegliere un elemento semplice (come la linea) per poterlo poi indagare in tutte le sue possibili variazioni (sapendo che sono pressoché infinite); la consegna è limite e libertà: guida, contiene, rende facile l’approccio, ma non ingabbia, è vaga al punto giusto per lasciare esprimere ciascuno;lo spazio è luogo da valorizzare e da trasformare: relazionarsi con lo spazio in cui siamo immersi, guardare con occhi diversi ciò che ci circonda, per vedere ciò che ci era sempre sfuggito nel paesaggio a nostra disposizione; ma anche spazio (sia esterno che interno) da trasformare per diventare spazio espositivo, luogo di cura, casa della bellezza. 

Grazie a tutti, ma in particolare ad Alessandra, che con il cuore e la competenza mette a punto questi straordinari percorsi. 

Veronica S.

Sono arrivata a Lauco emozionata e convinta che avrei appreso qualche strategia di lavoro e “rubato” qualche idea da portare in aula a settembre. Sono tornata a casa con molto di più. Ora ho consapevolezza dell’importanza dell’atelier collaborativo, ho compreso come non ci sia il risultato creativo al centro ma l’atto creatore, una dimensione collettiva dove non c’è un pensiero che prevale ma siamo tutti chiamati ad esprimerci liberamente per arrivare alla meta. Far parte di questo gruppo, che ha un fine comune, che si impegna, che fatica, dove l’errore non è che punto di partenza per il nuovo…mi ha fatto sentire parte di un tutto più grande di quello che pensassi. Mi ha fatto sentire bene, forte, adeguata. E se riuscirò, anche solo per un attimo, a far sentire i miei piccoli allievi come mi sono sentita io, allora la scuola potrà veramente assumersi quel ruolo che gli appartiene e in cui credo fortemente.Grazie Terre d’incanti, grazie Alessandra per questa esperienza che definisco quasi mistica, un’esperienza interiore che mi ha consentito di cogliere una realtà che va al di là delle consuete forme di conoscenza. 

Jessica G.

Tre giorni intensi, ricchi, speciali! Ho vissuto un’esperienza altamente formativa e umana, una vera full immersion in cui insegnanti, educatori e professionisti hanno condiviso momenti di approfondimento, confronto, collaborazione e condivisione creativa immersi in un contesto naturale unico. Ho respirato un’aria nuova, frizzante e gioiosa segnata da momenti di piacevole convivialità che porterò sempre nel cuore. Un onore aver avuto l’opportunità  di vedere da vicino il gesto creativo di Hervé Tullet e ascoltato, assaporando ogni singola parola, le traduzioni/ spiegazioni di Alessandra.

Grazie… arrivederci a presto!

Romina C.

Che dire…. appena finita scuola è stato faticoso partire subito per Lauco per partecipare alla masterclass “La scuela dai nui”…. Ma 7 colleghe che condividono da sempre un modo di far scuola calato sui bambini, sulle esperienze importanti… quelle che restano poi… Non potevano perdere questa occasione… pur essendo friulane, vicine a casa, abbiamo deciso di pernottare a Lauco, perché anche questo fa gruppo, la cena, il dopo cena… sono momenti importanti che permettono di conoscere nuove persone… E così è stato….. abbiamo avuto la possibilità di conoscerci, di confrontarci, di creare e lavorare insieme accompagnati da Alessandra ed Hervè due persone speciali, competenti, creative, che mettono a disposizione di tutti le loro conoscenze….e questo non è poco!

Cosa mi è piaciuto? Tutto… le idee che diventano energia, rivelazione, arte, libertà, colore, cooperazione… dalle idee di ciascuno arrivare ad un lavoro collettivo, passare dal mio, al tuo, al nostro… lo stare nelle cose per quello che siamo… ma anche partire dalle cose semplici, la ripetitività, l’importanza dello spazio, dei materiali, del rimanere morbidi, fluidi tutti insieme… usare tutti i linguaggi tramite il gioco… I diversi punti di vista e di osservazione…..

Cosa mi rimarrà impresso… il disegno collettivo che abbiamo realizzato nello scivolo di cemento… un lavoro individuale, unito a quello delle colleghe, con l’occhio artistico e la supervisione di Tullet, la realizzazione pratica, l’osservazione delle proporzioni, del collegare con armonia forme e colori…. insomma una vera dimensione poetica…

Cosa mi porto a casa….un pezzetto delle persone speciali che ho conosciuto…l’idea di semplicità, il mettere a disposizione diversi materiali, il lavoro cooperativo accompagnato da buona musica….

Grazie Ale, grazie Hervé, grazie di cuore a tutte le mie compagne di viaggio…

Loretta B.

Di questa esperienza mi porto a casa emozioni cariche di partecipazione, di carezze che fanno bene all’anima ❤️ a livello personale la condivisione di momenti di vita quotidiana con persone speciali Alessandra ed Herve’❤️💙. Professionalmente mi porto a casa la consapevolezza che insieme si possono fare grandi cose e che  ognuno contribuisce , secondo le proprie competenze/passioni, alla realizzazione. L’ inatteso diventa parte del progetto ma con infinite opportunità da scoprire e inventare con fantasia e creatività. ❤️ Indescrivibili e preziosi i momenti in cui Herve’ legge e sfoglia i suoi libri per noi ❤️

Cristiana P.

La mia esperienza a Lauco è stata molto positiva, da ripetere e consigliare.Mi sono portata a casa la voglia di sperimentare e di continuare la mia battaglia contro i “lavoretti” individuali, tanto diffusi e tanto attesi dai genitori. 

Monica V.

È stata un’esperienza speciale, mi ha aiutato a staccare la spina da tutto.

Mi porto a casa il “rallentamento”, il respiro dell’arte e dell’accoglienza.

Grazie!

Daniela L.

Io sono la prova vivente che l’atelier collettivo funziona e che le idee di Tullet riescono davvero a portare l’arte a tutti. 

Mi spiego: non amo disegnare, i musei mi annoiano, so poco e niente di arte, eppure… alla scuola delle nuvole mi sono sentita quasi un’artista! 

Tutte insieme abbiamo creato qualcosa di bello. Ognuno ha condiviso quel che poteva con semplicità e umiltà. Non mi sono sentita giudicata ma anzi, sono stata incoraggiata e aiutata. 

Sono arrivata da sola e, anche se non sono particolarmente espansiva di carattere, è stato facile scambiare due parole con persone entusiaste e brillanti che amano il loro lavoro. Ho visto gente che sa mettersi in discussione e che ha voglia di imparare ogni giorno . Quando si condivide la stessa passione, è facile creare gruppo. Ascoltare e vedere all’opera Hervé Tullet è stato un privilegio perché a lui, ai suoi libri e alle sue idee, sono molto grata. Anni fa, l’incontro con la sua arte mi ha davvero aperto un mondo. Ringrazio di cuore Alessandra per la sua professionalità, la sua competenza e la sua capacità organizzativa sempre espresse con modi gentili ed accoglienti. 

Francesca P.

È stata un esperienza bellissima in cui non solo ho avuto l’opportunità di conoscere Herve’ Tullet, che ammiro tantissimo, ma ho anche avuto la possibilità di imparare e condividere nuove esperienze. I meravigliosi posti in cui si è svolta la masterclass hanno creato una sorta di magia  che accompagnata dall’accoglienza degli organizzatori e delle altre persone che la componevano mi hanno permesso di sentirmi a mio agio e  “lasciarmi andare” durante i laboratori proposti. Gentilezza, accoglienza, condivisione, disponibilità, inclusione, libertà sono per me le parole chiave di questa bellissima esperienza che mi piacerebbe ripetere. Grazie per avermi dato questa possibilità a presto

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