Latino a scuola: un valore aggiunto, ma non a scapito della didattica
Caro collega, ho letto con attenzione il tuo articolo e colgo l’occasione per condividere alcune riflessioni personali.
Questi potrebbero essere tra gli ultimi articoli che pubblico come docente. Essendo un precario e un semplice ITP, temo che, con le riforme in atto che penalizzano molti docenti precari, potrei dover lasciare questa professione entro uno o due anni.Insegnare, per me, è stato un modo per aiutare gli altri a trovare il proprio posto nel mondo.
Ma questa è un’altra storia, e solo il tempo dirà come andrà a finire.
Premetto che non conosco il latino, se non per qualche parola sentita nei film, e confesso che mi sarebbe piaciuto conoscerlo.
A volte, ascoltando frasi in questa lingua così antica, mi sono chiesto con curiosità: “Chissà cosa hanno detto, chissà quale significato profondo racchiudevano quelle parole.”
È un interesse che non ho avuto modo di approfondire, essendo sempre stato più orientato verso le materie tecniche e
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