Il ritorno di Trump: confini, identità e la sfida del nuovo ordine globale
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Chi l’avrebbe mai detto? Trump, dopo quattro anni, si è ripreso il suo posto alla Casa Bianca.
Impensabile allora, soprattutto dopo l’assalto a Capitol Hill del 2021, cioè dopo il tentativo di insurrezione e le accuse di brogli.
Se la politica nelle democrazie, ci siamo sempre ripetuti, è la più alta forma di organizzazione, secondo regole, della vita delle persone, questo secondo mandato di Trump in qualche modo spiazza un po’ tutti. Come spiazza il veloce soccorso da parte di grandi oligarchi delle nuove tecnologie, subito proni al nuovo potere pro tempore.
Sullo sfondo da un lato viene confermato il monito di Margaret Thatcher, condiviso dal presidente Reagan: “Non esiste la società, esistono solo gli individui”. Dall’altro, in realtà, non si parla di individui singoli, ma secondo un rimando ad una qualche idea di “nazione”, o forse di “etnia”, per dire di un sottofondo storico-culturale identitario.
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