La discontinuità didattica: una ferita aperta della scuola italiana
Durante uno dei primi consigli di classe di quest’anno scolastico, un episodio ha evidenziato uno dei problemi più gravi che affliggono il sistema educativo italiano: il precariato dei docenti e le sue drammatiche conseguenze sulla didattica.
Un genitore, legittimamente preoccupato per il futuro educativo del proprio figlio, ha chiesto: “Sarebbe possibile, per quest’anno e per gli anni futuri, mantenere gli stessi docenti senza sostituzioni continue?”
Una domanda semplice, ma che ci ha profondamente mortificati. Non per il tono, rispettoso ed educato, ma per il significato intrinseco della richiesta, che ci ha ricordato quanto poco controllo abbiamo sulle nostre vite.
Essere docenti precari significa essere pedine sacrificabili di un sistema che ci sposta da una scuola all’altra come se fossimo meri oggetti o numeri. Veniamo spesso costretti a lasciare studenti, colleghi e progetti incompiuti. Ogni volta speriamo che sia la volta buona, ma i nostri contratti fragili possono essere interrotti dall’oggi al domani, senza
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