Patrizio Oliva: la criminalità mi corteggiava ma io scelsi boxe e scuola (per andarci facevo 15 chilometri), sport e cultura battono il bullismo
Patrizio Oliva, ex pugile olimpionico a Mosca 1980
La cultura, lo sport, la famiglia: sono questi i veri antidoti che fanno stare lontano dalla devianza e della droga. Lo ricorda Patrizio Oliva ripercorrendo la sua carriera durante la presentazione di Photoansa a Napoli, a Gallerie d’Italia, rivolgendosi ai giovani d’oggi. L’ex pugile, che è stato campione olimpico e del mondo, ha ripercorso la sua vita: dall’infanzia difficile, nel quartiere Poggioreale, fino ai successi sul ring, vero antidoto contro la criminalità che lo “corteggiava”.
“Vengo da Poggioreale – ha ricordato Oliva -, in uno spettacolo racconto la povertà della mia famiglia. Andavo a piedi a scuola, facevo 15 chilometri, perché non avevo i soldi per l’autobus e mi allenavo in una palestra che chiamare topaia era poco. Alla fine dello spettacolo che portiamo nelle scuole parliamo di bullismo coi ragazzi e di criminalità”.
Quindi ha ricordato che