Ricostruzione di Carriera per Ex LSU ATA: Il Sindacato Generale Scuola Scende in Campo

La ricostruzione di carriera per i collaboratori scolastici ex LSU ATA continua a far discutere. Molti lavoratori, oggi inquadrati come ATA, hanno presentato richiesta di riconoscimento della loro esperienza pregressa ai fini della progressione economica e contributiva. Tuttavia, le segreterie scolastiche hanno respinto tali istanze, generando malcontento tra i dipendenti e accendendo il dibattito sindacale.

Secondo quanto dichiarato da Aldo Mucci, membro del direttivo nazionale del Sindacato Generale Scuola (SGS), alcune sigle sindacali hanno appoggiato le richieste di ricostruzione di carriera avanzate dai lavoratori. Tuttavia, il diniego delle segreterie scolastiche si basa su una motivazione precisa: gli ex LSU ATA non avrebbero diritto al riconoscimento del servizio pre-ruolo, in quanto il loro contratto a tempo indeterminato è decorso solo dal 1 marzo 2020 in regime part-time, per poi passare a full-time dal 1 gennaio 2021.

Questa posizione, secondo il Sindacato Generale Scuola, non tiene conto della lunga esperienza maturata dai lavoratori nelle cooperative, che per oltre 21 anni hanno fornito servizi essenziali all’interno delle scuole. Proprio per questo motivo, gli avvocati del sindacato hanno avviato un ricorso per ottenere il riconoscimento dei contributi pensionistici relativi agli anni di servizio precedenti all’assunzione definitiva.

“Si tratta di un riconoscimento che definirei di moralità e coscienza”, afferma Mucci. “Parliamo di lavoratori che hanno garantito il funzionamento delle scuole per oltre due decenni, senza vedersi riconosciuta alcuna continuità lavorativa. Ora chiediamo che venga fatta giustizia, affinché i loro contributi vengano finalmente conteggiati ai fini pensionistici”.

La questione resta dunque aperta, ma il sindacato assicura di voler proseguire la battaglia fino a ottenere il giusto riconoscimento per tutti i collaboratori scolastici coinvolti. Nei prossimi mesi si attendono sviluppi sul ricorso, che potrebbe rappresentare una svolta importante per centinaia di lavoratori del settore scolastico.

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