Aldo D. Ficara: Incorporiamo ChatGPT nell’insegnamento
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Secondo una recente indagine, il 65% degli studenti italiani tra i 16 e i 18 anni utilizza ChatGPT o altri servizi di intelligenza artificiale generativa per studiare e svolgere i compiti. Questa cifra emerge da una ricerca promossa da NoPlagio.it, una startup italiana specializzata nell’identificazione di plagi, sia tradizionali che quelli generati da AI.
Un confronto internazionale
In un confronto con gli Stati Uniti, dove solo il 26% degli studenti utilizza questi strumenti (sebbene la percentuale sia raddoppiata rispetto al 2023), l’Italia si distingue per un utilizzo significativamente più elevato. Questo dato suggerisce un’adozione più rapida e diffusa della tecnologia da parte degli studenti italiani.
L’accettazione da parte degli insegnanti
Dopo un iniziale scetticismo, molti insegnanti italiani stanno mostrando un atteggiamento più aperto nei confronti dell’intelligenza artificiale. Molti di loro stanno accettando l’uso di queste tecnologie da parte degli studenti e cercando di integrarle nel processo educativo.
Iniziativa ministeriale
Lo scorso settembre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una fase di prova dell’uso dell’intelligenza artificiale, che durerà due anni scolastici e coinvolgerà quindici scuole in Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia. Al termine del biennio, i risultati delle prove Invalsi degli studenti partecipanti saranno confrontati con quelli delle classi che non hanno partecipato all’esperimento.
Il ruolo della Silicon Valley dello stretto
Recentemente, anche la Silicon Valley dello Stretto, diretta dal Prof. Aldo Domenico Ficara, ha approfondito questo fenomeno. Ficara ha concluso che l’uso didattico delle intelligenze artificiali rappresenta un’evoluzione naturale di un processo metodologico già avviato con l’introduzione di piattaforme digitali come Google Classroom e Microsoft Teams. Questi strumenti sono stati utilizzati sia per l’insegnamento che per i compiti a casa, preparando il terreno per l’integrazione dell’AI nell’istruzione.
L’integrazione di ChatGPT e di altre tecnologie di intelligenza artificiale nell’insegnamento non solo offre nuove opportunità per gli studenti, ma rappresenta anche un passo significativo verso un’educazione più moderna e interattiva. Con l’accettazione crescente da parte degli insegnanti e il supporto ministeriale, il futuro dell’istruzione in Italia potrebbe essere caratterizzato da un uso sempre più consapevole e produttivo dell’intelligenza artificiale.
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