Continuità didattica per il sostegno agli alunni disabili: chiarezza e responsabilità senza strumentalizzazioni
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Negli ultimi giorni, si sono susseguiti commenti e critiche nei confronti del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), con particolare riferimento al recente schema di decreto intitolato “Misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026”. Le discussioni in corso, tuttavia, necessitano di essere inquadrate in un’ottica di chiarezza e responsabilità, evitando strumentalizzazioni che rischiano di distorcere il vero obiettivo del provvedimento.
Il valore della continuità didattica e il rispetto delle decisioni democratiche
La pluralità di vedute è una componente essenziale del confronto democratico, ma è altrettanto fondamentale rispettare le decisioni assunte dalla maggioranza. In questo caso, l’obiettivo principale del decreto è garantire stabilità e continuità nell’insegnamento di sostegno per gli alunni con disabilità, evitando il turnover eccessivo di insegnanti che spesso compromette la qualità dell’inclusione scolastica.
La tematica assume una rilevanza sociale cruciale, incidendo non solo sulla scuola ma anche sulle famiglie e sull’intera comunità. Per i ragazzi con disabilità, la figura del docente di sostegno rappresenta un punto di riferimento fondamentale nel loro percorso educativo e di crescita. La possibilità di mantenere, laddove possibile, lo stesso insegnante per più anni garantisce una maggiore serenità e un processo formativo più efficace.
Il ruolo del Dirigente Scolastico e del GLO nel processo decisionale
Ornella Cuzzupi, Segretario nazionale UGL Scuola e componente del CSPI, ha chiarito la posizione del sindacato sullo schema di decreto, evidenziando che non si tratta di un meccanismo che limita le assunzioni a tempo indeterminato o che concede alle famiglie la totale autonomia nella scelta del docente.
“Il Dirigente Scolastico, previa valutazione delle condizioni e in accordo con il Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO), potrà presentare richiesta di conferma del docente a tempo determinato all’Ufficio territoriale” – ha spiegato Cuzzupi. “Solo dopo aver completato le operazioni di assegnazione del personale di ruolo e verificato la disponibilità dei posti, l’Ufficio territoriale potrà procedere alla conferma del docente, previo assenso dell’insegnante stesso.”
Questo processo, dunque, è articolato e regolamentato, garantendo trasparenza e tutela sia per gli alunni che per il personale scolastico. L’UGL Scuola ribadisce il proprio impegno per un sistema educativo equo e funzionale, privo di pregiudizi e finalizzato al benessere degli studenti e alla tutela dei lavoratori del settore.
Un sistema inclusivo e stabile: la sfida della scuola italiana
La continuità didattica per gli alunni con disabilità resta una delle sfide più importanti per la scuola italiana. La stabilizzazione del corpo docente di sostegno, quando possibile, rappresenta un passo avanti per migliorare il sistema scolastico e garantire un’istruzione inclusiva e di qualità. Evitare semplificazioni e polemiche strumentali è fondamentale per affrontare la questione con la serietà e la responsabilità che merita.
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