La dichiarazione dei redditi va presentata ogni anno entro i seguenti termini:
- Il modello 730 entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di imposta, direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro)
- Il modello Redditi PF entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di imposta, online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati.
La dichiarazione dei redditi è molto importante perché, in questo modo, è possibile comunicare al fisco quanto si è guadagnato l’anno precedente. Da tale dichiarazione emergono anche le eventuali imposte Irpef. Usiamo il termine “eventuali” proprio perché, compilando la suddetta dichiarazione, può anche emergere che non ci siano imposte da pagare. Anzi, c’è la possibilità che sia lo stesso fisco a poter essere in debito con il cittadino e questo è un motivo in più per trasmetterla.
Visto il duplice aspetto positivo nel presentare la domanda della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, sorge però spontanea una domanda:
chi deve presentarla?
In linea di principio, i soggetti che hanno l’obbligo di presentarla sono i seguenti:
- redditi fondiari;
- redditi da capitale;
- redditi da lavoro dipendente;
- redditi da lavoro autonomo;
- redditi d’impresa.
Per la scadenza della dichiarazione dei redditi, c’è un’altra distinzione altrettanto importante da fare in merito e che riguarda l’articolo 3 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi):
- soggetti residenti fiscalmente in Italia ma con redditi percepiti ovunque (almeno 183 giorni l’anno, 184 in quelli bisestili);
- soggetti residenti fiscalmente all’estero ma con redditi percepiti in Italia.
Un quadro generale che può servire a comprendere ancora meglio i modelli della dichiarazione dei redditi 2024. Difatti, sul portale l’Agenzia delle Entrate è possibile trovare in Pdf dei moduli provvisori, in modo tale da consentire al contribuente di poterli utilizzare per la propria dichiarazione.
Quando si presenta la dichiarazione dei redditi 2024
Come già accennato in precedenza, con la riforma fiscale quest’anno si registrerà un cambiamento molto importante dal punto di vista del fisco per dipendenti e pensionati. Difatti, per queste due categorie di contribuenti il “modello 730 precompilato” verrà sostituito dalla “Dichiarazione semplificata precompilata”.
Insomma, a partire dal 2024, dipendente o pensionato che sia dovrà seguire la procedura via Internet. Difatti, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del contribuente i dati utilizzati nella dichiarazione e a quest’ultimo verrà chiesto solo di confermare o meno le informazioni presenti sul sito.
In base a quanto è previsto dal decreto semplificazioni fiscali, l’AdE rende disponibili al contribuente le informazioni in proprio possesso. Tali dati possono essere successivamente modificati o confermati dal contribuente in fase di scadenza della dichiarazione dei redditi.
Una soluzione che nei prossimi anni potrebbe riguardare anche altre categorie, come ad esempio quella degli intermediari. Una volta compresa la novità rispetto al passato, sorge spontanea la domanda: qual è la scadenza per la dichiarazione dei redditi 2024? Una domanda fondamentale, a cui è importante rispondere perché bisogna non farsi trovare impreparati dinanzi a tali obblighi con il fisco.
La dichiarazione dei redditi va presentata i seguenti termini:
- modello 730: entro il 30 settembre 2024, direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al proprio datore di lavoro;
- modello Redditi PF: entro il 30 novembre 2024, online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati.
Il contribuente che al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi in scadenza si trova all’estero e non può effettuare la trasmissione telematica può inviare il modello REDDITI PF 2023, entro il 30 novembre 2024 a mezzo raccomandata o altro mezzo equivalente.
Nel caso in cui si prediliga la spedizione postale, la suddetta dichiarazione deve essere inserita in una normale busta di corrispondenza di dimensioni idonee a contenerla e non deve essere piegata. La busta in questione deve essere indirizzata all’Agenzia delle Entrate con la dicitura “Contiene dichiarazione Modello Redditi 2023 Persone Fisiche”. In questo modo, anche trovandosi all’estero, sarà possibile rispettare la scadenza della dichiarazione dei redditi e adempiere ai propri doveri di cittadino.
Modello unico: scadenza 2024
Così come la “Dichiarazione semplificata precompilata” anche la “Certificazione unica 24” ha portato una ventata di aria fresca nel mondo del fisco. Un cambiamento derivante da varie novità come la tassazione agevolata per i lavoratori dipendenti del settore turistico, così come la riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico.
Un passo in avanti importante, che consente al CU 2024 di guardarlo sotto una prospettiva differente rispetto al recente passato. Ma cosa è la certificazione unica o più semplicemente il modello unico?
Esso è un documento che attesta i seguenti redditi di lavoro:
- dipendente e assimilati;
- lavoro autonomo;
- provvigioni;
- redditi diversi come, ad esempio, i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione brevi.
Tale documentazione deve essere presentata dal datore di lavoro, mediante invio telematico all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, per attestare i suddetti redditi.
Qualora il datore di lavoro abbia rilasciato al dipendente il modello unico relativo ai redditi erogati nel 2023 prima che venisse redatto il documento definitivo, dovrà consegnare il nuovo CU 2024 entro il 16 marzo. In questo modo, entrambi saranno in possesso della documentazione corretta e aggiornata che è stata già presentata all’Agenzia delle Entrate.
Una volta comprese le scadenze, quali sono invece i soggetti che sono tenuti all’invio della Certificazione Unica 2024? Sulla base del reddito o compenso erogato nel corso del 2023, i sostituti d’imposta che devono inviare telematicamente la documentazione sono i seguenti:
- persone che esercitano arti e professioni;
- persone che esercitano attività d’impresa commerciale o impresa agricola;
- condomini;
- società di capitali o società di persone;
- amministrazioni dello Stato;
- società con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio italiano;
- società di fatto o irregolari residenti nel territorio italiano.
Si tratta dunque di una lista di categorie che presentano anno dopo anno la loro certificazione all’Agenzia delle Entrate come previsto dalla legge italiana.