Per chi non sceglie di fare la dichiarazione dei redditi precompilata, il costo dell’invio del 730 o del Modello Unico (comprensivo o meno della sua compilazione) dipende dal servizio richiesto, dalla complessità della pratica e dall’intermediario prescelto.Il prezzo complessivo per il 730 può anche variare in base alla città di residenza, al costo di iscrizione al sindacato o della tessera del patronato a cui si rivolge.
Tra le opzioni più comuni ci sono infatti il CAF e i Patronati ma anche i commercialisti che operano come intermediari fiscali. Vediamone dunque i relativi costi medi, caso per caso.
Quanto costa il 730 dal CAF
Rivolgendosi ad un CAF, si ottiene in genere assistenza completa nella dichiarazione dei redditi. Portando tutta la documentazione richiesta, è possibile – previo appuntamento – ottenere la compilazione del modello ed il calcolo delle tasse da versare e dei rimborsi da 730 spettanti.
I costi del 730 dal CAF variano in base alla città, soprattutto se ci si rivolge al servizio fiscale di un sindacato (per il quale pagare l’eventuale quota associativa). La media è di 60 euro.
Se si sceglie il solo invio, portando al CAF il modello già compilato (dunque senza servizi aggiuntivi), il costo è ovviamente inferiore. Per il solo invio, il costo si aggira sui 20-25 euro.
Generalmente, il costo del 730 al CAF parte da 45 euro (un solo dichiarante non iscritto) per la compilazione e l’invio del modello, escluse le quote associative. In rari casi si riesce a spendere anche 20/30 (nei piccoli centri, senza servizio di compilazione e calcolo tasse e rimborsi). Per una dichiarazione congiunta si spende anche il doppio.
Quanto costa il 730 dal Patronato
Rivolgendoti a un patronato, i servizi fruibili ed i prezzi applicati sono sostanzialmente analoghi a quelli dei CAF. La differenza principale è la necessità di una tessera associativa per accedere ai servizi, dal momento che in genere i patronati operano in riferimento a specifiche categorie di lavoratori.
Quanto costa il 730 dal Commercialista
L’opzione più completa” per la dichiarazione dei redditi è quella di farsi compilare il Modello 730 o il Modello Unico Persone Fisiche (spesso piuttosto lungo e complesso), da un intermediario fiscale. Si tratta in genere di un professionista specializzato, ossia un commercialista che presta la sua opera per gli adempimenti fiscali dei privati.
Anche in questo caso si può consegnare all’esperto tutta la documentazione: provvederà il suo studio ad elaborare la dichiarazione e a trasmetterla all’Agenzia delle Entrate.
Questa tipologia di servizio può costare di più rispetto a CAF e Patronati, in genere con l’applicazione di tariffe orarie più elevate (a meno di non rivolgersi al commercialista di famiglia, con il quale vige un rapporto contrattuale per i diversi adempimenti annuali e per il quale il costo del servizio si integra alla parcella professionale).
Se ci si rivolge al commercialista soltanto in occasione della stagione dichiarativa, il prezzo per il solo servizio di elaborazione della dichiarazione dei redditi – che varia ovviamente da studio a studio – sarà generalmente pari al doppio del CAF o Patronato, con una spesa iniziale dagli 70-80 euro in su. Nei principali centri urbani si può arrivare a spendere anche più del doppio qualora si tratti di elaborare dichiarazioni complesse.
Molti studi hanno un tariffario per il 730 in base alle fasce di reddito, con un minimo di 70/80 euro per il solo invio e costo unitario a parte per le ristampe dei modelli.
Dove fare il 730 gratis?
Se si sceglie la dichiarazione dei redditi precompilata non sono previsti costi del servizio, essendo il modello compilato dall’Agenzia delle Entrate. Per i meno avvezzi al digitale, ci sono anche procedure guidate che rendono agevole l’integrazione delle eventuali informazioni mancanti. In ogni caso come associazione abbiamo istituito questo servizio di supporto GRATUITO per gli iscritti alla piattaforma soloscuola.it
Per tutti i dettagli del caso, vi consigliamo il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate
Come e quando presentare la dichiarazione dei redditi