Osservazioni sull’8 marzo e sul femminismo

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Ieri, 8 marzo, era la “giornata internazionale” della donna, e pertanto la televisione ed i social non hanno mancato di subissarci con la solita tiritera della violenza sulle donne e sulla necessità di rispettarle. Ora io dico questo anzitutto: che se fossi una donna mi indignerei per queste celebrazioni di facciata, non solo perché una giornata di per sé non rappresenta nulla e passa subito, ma anche perché le donne sono più della metà della popolazione mondiale, e quindi non possono essere ridotte a “categoria” o gruppo particolare da celebrare, come si fa con i carabinieri o gli operatori sanitari. …

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Calendario delle Giornate Mondiali

Ogni anno il mondo celebra una serie di giornate mondiali dedicate a diverse cause, eventi storici, temi sociali e problematiche globali. Queste giornate sono importanti occasioni per riflettere su questioni che riguardano l’umanità e l’ambiente, per sensibilizzare il pubblico e promuovere azioni concrete a livello internazionale. Il calendario delle giornate mondiali è un’agenda ricca di appuntamenti fondamentali che spaziano dall’ambito umanitario e ambientale a quello scientifico, culturale e sportivo. Da giornate come la Giornata Mondiale dell’Ambiente alla Giornata Internazionale della Donna, ogni evento ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e di mobilitare la comunità globale.Seguire il calendario delle giornate mondiali è importante per organizzazioni, scuole, aziende e individui che desiderano partecipare attivamente a questi eventi. È anche un ottimo strumento per pianificare campagne di sensibilizzazione, eventi educativi e progetti di comunicazione volti a sottolineare tematiche cruciali. In questo articolo, esploreremo le principali giornate mondiali mese per mese.Queste sotto ovviamente non sono SOLO le Giornate Mondiali per l’ONU ma anche Giornate di interesse nazionale.Indice
Calendario delle Giornate MondialiGiornate Mondiali a Gennaio01 Gennaio: Capodanno01 Gennaio: Giornata Mondiale per la Pace06 Gennaio: Epifania, Arrivo della Befana21 Gennaio: Giornata Mondiale della Neve e Giornata Mondiale degli Abbracci27 Gennaio: Giorno della Memoria (Shoah)29, 30, 31 Gennaio: Giorni della MerlaGiornate Mondiali a Febbraio02 Febbraio: Candelora e Giorno della Marmotta05 Febbraio: Giornata Mondiale della Nutella (Nutella Day)05 Febbraio: Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare06 Febbraio: Giorno del Caffé06 Febbraio: Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete (Safer Internet Day)07 Febbraio: Giornata Contro il Bullismo e il Cyberbullismo11 Febbraio: Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza14 Febbraio: San Valentino17 Febbraio: Giornata Mondiale del GattoTra febbraio e marzo: CarnevaleMartedì Grasso di Carnevale: Pancake dayPrimo venerdì di febbraio: Giornata dei Calzini SpaiatiGiornate Mondiali a Marzo08 Marzo: Giornata Internazionale della Donna16 Marzo: Giornata del Sonno19 Marzo: Festa del Papà20 Marzo: Giornata Internazionale della Felicità21 Marzo: Giornata Mondiale della Poesia + Primo Giorno di Primavera22 Marzo: Giornata Mondiale dell’Acqua24 Marzo: Giornata Nazionale per la Promozione alla Lettura + Giornata Europea del Gelato artigianale27 Marzo: Giornata Mondiale del Teatro29 Marzo: Giornata Mondiale del PianoforteTra marzo e aprile: PasquaGiornate Mondiali a Aprile02 Aprile: Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo09 Aprile: Giornata Mondiale dell’Unicorno13 Aprile: Giornata Mondiale del Bacio (International Kissing Day)22 Aprile: Giornata Mondiale della Terra23 Aprile: Giornata Mondiale del Libro25 Aprile: Festa Nazionale della Liberazione29 Aprile: Giornata Nazionale della DanzaGiornate Mondiali a MaggioSeconda domenica di maggio: Festa della Mamma01 Maggio: Festa del Lavoro02 Maggio: Giornata Mondiale dei Bloggers03 Maggio: Giornata Mondiale del Sole + Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa04 Maggio: Star Wars Day + Giornata Mondiale della Risata08 Maggio: Giornata Mondiale della Lentezza + Giornata Nazionale della Bicicletta15–16 Maggio: Giornata Internazionale della Famiglia17 Maggio: Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia8 Maggio: Giornata Internazionale dei Musei20 Maggio: Giornata Mondiale delle ApiGiornate Mondiali a GiugnoPrima domenica di Giugno: Giornata Nazionale dello Sport01 Giugno: Giornata Internazionale del Bambino + Giornata Mondiale dei Genitori02 Giugno: Festa della Repubblica Italiana05 Giugno: Giornata Mondiale dell’Ambiente08 Giugno: Giornata Mondiale degli Oceani19 Giugno: Festa Europea della Musica22 Giugno: Primo giorno d’EstateGiornate Mondiali a Luglio06 Luglio: Giornata Internazionale del Bacio (World Kiss Day)07 Luglio: Giornata Mondiale del Cioccolato (World Chocolate Day)14 Luglio: Giornata Mondiale dello Scimpanzé23 Luglio: (e giorni seguenti): Giornata Internazionale della Gioventù30 Luglio: Giornata Mondiale dell’AmiciziaGiornate Mondiali a Agosto08 Agosto: World Cat Day10 Agosto: Notte di San Lorenzo12 Agosto: Giornata Mondiale Contro la Crudeltà verso gli Animali15 Agosto: Ferragosto26 Agosto: Giornata Mondiale del CaneGiornate Mondiali a Settembre08 Settembre: Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione21 Settembre: Giornata Internazionale della Pace22 Settembre: Primo Giorno d’Autunno29 Settembre: Giornata Mondiale del MareL’ultima domenica di settembre: Giornata Internazionale del coniglioGiornate Mondiali a OttobrePrimo venerdì di Ottobre: Giornata Mondiale del Sorriso (World Smile Day)01 Ottobre: Giornata Mondiale del Caffé02 Ottobre: Festa dei Nonni04 Ottobre: Giornata Mondiale degli Animali05 Ottobre: Giornata Mondiale degli Insegnanti11 Ottobre: Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze12 Ottobre: Giornata Europea dei Genitori e della Scuola12 Ottobre: Giorno della Cioccolata (Chocoday)20 Ottobre: Giorno della Castagna25 Ottobre: Giornata Mondiale della Pasta28 Ottobre: Giornata Mondiale del Risparmio + Giornata Europea Contro lo Spreco31 Ottobre: Halloween + Giornata Mondiale del RisparmioGiornate Mondiali a Novembre01 Novembre: Festa di Ognissanti02 Novembre: Giorno dei Morti03 Novembre: Giornata dei Cani11 Novembre: Estate di San Martino13 Novembre: Giornata Mondiale della Gentilezza17 Novembre: Giornata Internazionale dello Studente + Giornata Mondiale del Bambino20 Novembre: Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini21 Novembre: Giornata Nazionale degli Alberi + Giorno della Pizza25 Novembre: Giornata Internazionale contro la Violenza sulle DonneGiornate Mondiali a Dicembre01 Dicembre: Inizio dell’Avvento e Giornata Internazionale dell’AIDS03 Dicembre: Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità05 Dicembre: Giornata Mondiale del Volontariato08 Dicembre: Festa dell’Immacolata10 Dicembre: Giornata Mondiale dei Diritti Umani13 Dicembre: Santa Lucia23 Dicembre: Primo giorno d’Inverno25 Dicembre: Natale26 Dicembre: Santo StefanoIl calendario delle giornate mondiali è un’importante agenda che ci ricorda quanto sia fondamentale riflettere su una vasta gamma di temi che toccano la vita di tutti noi. Queste giornate offrono l’opportunità di agire, sensibilizzare e mobilitare la comunità globale su questioni di primaria importanza.Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

Osservazioni sull’8 marzo e sul femminismo

Ieri, 8 marzo, era la “giornata internazionale” della donna, e pertanto la televisione ed i social non hanno mancato di subissarci con la solita tiritera della violenza sulle donne e sulla necessità di rispettarle. Ora io dico questo anzitutto: che se fossi una donna mi indignerei per queste celebrazioni di facciata, non solo perché una giornata di per sé non rappresenta nulla e passa subito, ma anche perché le donne sono più della metà della popolazione mondiale, e quindi non possono essere ridotte a “categoria” o gruppo particolare da celebrare, come si fa con i carabinieri o gli operatori sanitari. In secondo luogo trovo del tutto fuori luogo questa insistenza su aspetti della vita sociale che riguardano tutti i cittadini, non solo le donne: la violenza è da condannare sempre, contro chiunque si rivolga, e quella contro bambini, uomini ed anziani non è certo meno deplorabile di quella sulle donne; e altrettanto vale per il rispetto, che si deve a tutti indistintamente e non solo ad un genere.

Detto questo, vorrei estendere un po’ il discorso al femminismo ed agli errori che ha fatto e che continua a fare. La richiesta della parità di diritti e delle opportunità è sacrosanta e non ci dovrebbe esser bisogno, oggi nel 2021, di combattere per questo; è vero infatti che nei secoli e nei decenni precedenti c’era discriminazione, ma oggi la situazione è molto cambiata: le donne rivestono tutte le funzioni riservate un tempo ai maschi, arrivano ad occupare le più alte cariche dello Stato, alcune di loro sono ministri ed una addirittura presidente del Senato. Io francamente non vedo oggi tutte queste discriminazioni, e se ve ne sono non dovrebbe essere difficile rimediare: la differenza di salario tra i dipendenti uomini e donne, che c’è solo in alcuni ambienti privati e non certo nel pubblico, può essere sanata con un semplice intervento legislativo. Gli altri casi dipendono da iniziative private del tutto illegali, come licenziare una donna perché è in maternità, ma qui la responsabilità è del singolo e non avviene per maschilismo o odio verso le donne, ma solo per mero interesse economico: e anche qui lo Stato dovrebbe intervenire con leggi adeguate. Ma questi problemi, che pur ci sono, non debbono far dimenticare che anche gli uomini possono essere oggetto di discriminazioni e ingiustizie: nelle cause di separazione e divorzio, specie quando ci sono figli, i giudici tendono pregiudizialmente a dar ragione sempre o quasi alla moglie, assegnandole i figli e la casa coniugale di proprietà del marito, che spesso viene sfruttato e depredato dagli alimenti che deve corrispondere e talvolta costretto persino a dormire in macchina. Uno scempio intollerabile in un Paese civile, di cui si parla poco, mentre si parla sempre dei presunti diritti delle donne violati. In questo caso è l’uomo che dovrebbe chiedere la parità di diritti e di opportunità.

Forse perché non ci sono fatti più gravi da richiamare, le femministe di oggi starnazzano su aspetti del tutto assurdi, come la necessità (secondo loro) di declinare al femminile tutti i sostantivi indicanti mestieri o cariche pubbliche: così hanno inventato orrori linguistici come “ministra”, “prefetta”, “sindaca” e peggio ancora (chissà che tra poco non pretendano che si dica “fabbra” o “falegnama”!) e si sono scagliate con violenza da Arpie contro la povera musicista Beatrice Venezi che, in occasione del festival di Sanremo, ha detto di volersi chiamare “direttore” invece che “direttrice”, perché nel linguaggio musicale la parola al femminile non esiste. Io stesso ho subito su Facebook una serie di insulti da ragazzine maleducate che vivono ancora nell’odio contro il genere maschile e ritengono che cambiare le parole possa risolvere i loro problemi. Un’altra stupida manifestazione del “politicamente corretto”, pensiero unico della sinistra che già tanti guai ha combinato nel nostro Paese.

Ma gli errori del femminismo “storico”, quello che si è manifestato dagli anni ’70 ad oggi, sono altri ed hanno provocato in società danni irreparabili. Ci si lamenta giustamente dello scarso numero delle nascite in Italia. Ma da cosa deriva questo triste fenomeno della denatalità se non dal cambiamento ideologico del genere femminile, che antepone la carriera e il divertimento personale alla necessità della famiglia e della maternità, che è il ruolo specifico che la natura ha attribuito alla donna? Oggi moltissime donne non sentono più il desiderio di maternità che dovrebbe essere insito in loro, perché dare la vita è la missione più bella che una donna possa compiere. No, oggi pensano alla cosiddetta “realizzazione” di se stesse, senza considerare che la maternità dovrebbe essere la loro più completa realizzazione. Certo, lo Stato dovrebbe aiutare la maternità in modo molto più ampio di quando non faccia adesso, ad esempio garantendo alle madri la possibilità di lavorare e assicurando a tutti i bambini il posto negli asili nido, cosa che oggi purtroppo non avviene; ma le inefficienze dello Stato ed i problemi economici non sono gli unici motivi del fenomeno; alla base di esso c’è un cambiamento del costume portato dal femminismo. Il lavoro per le donne, la loro indipendenza economica sono intoccabili, nessuno oggi sostiene ch’esse dovrebbero stare a casa e fare le casalinghe, ci mancherebbe altro; ma ciò non dovrebbe significare il rifiuto della vita di coppia e della maternità, triste risultato di una campagna di odio e di falsità durata per decenni.

L’evoluzione del costume femminile dovuta al femminismo ha portato anche altre conseguenze negative: una, che io ritengo grave anche se da molti non è considerata tale, è che molte donne hanno male inteso questo desiderio di parità con gli uomini, cioè lo hanno interpretato come la necessità di diventare uguali a loro, imitarli cioè nel bene ma soprattutto nel male. Così ci sono state molte donne che hanno assunto ruoli maschili anche nei peggiori ambienti della vita sociale, come ad esempio la criminalità; ma lasciando stare i casi estremi, quel che emerge chiaramente da questa tendenza è la rinuncia di tante donne alla femminilità, come se fosse una tara o un peso da togliersi di dosso. Così molte di loro si sono dedicate a sport un tempo solo maschili (il calcio ad esempio, o peggio il pugilato!) sacrificando e mortificando la loro natura, che dovrebbe essere incline all’amore e alla dolcezza, non certo a dare calci al pallone o a prendere a pugni l’avversaria. La femminilità, che è la qualità più attraente in una donna ancor più della bellezza, è stata da molte rifiutata perché ritenevano che per vincere sull’odiato maschio fosse necessario diventare uguale a lui: di qui il dilagare della volgarità, del turpiloquio, della sciatteria, tutte cose che, se sono sconvenienti in un uomo, tanto più lo sono in una donna. E anche l’aspetto esteriore, il modo di presentarsi e di vestire, ha risentito di questa mentalità assurda: oggi moltissime donne portano pantaloni tutti i santi giorni, non indossano mai una gonna o un vestito che sono segni tipici della femminilità, non si curano fisicamente e talvolta trascurano persino l’igiene personale. C’è da fare loro i complimenti, certo, per questi esiti del femminismo! Se è questa la parità con l’uomo che volevano raggiungere, c’è da rallegrarsi: in questa società volgare e ignorante l’obiettivo è stato raggiunto in pieno.

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