13enne muore a scuola: l’ira della madre
Morire a scuola. A 13 anni. Lo studente Stefano Bacigalupo, muore a Roma nel 2017 mentre stava andando in cortile per la ricreazione.
Il fatto
Questa la vicenda ricostruita: il 13enne si era staccato dal gruppo compagni che scendevano in cortile per la ricreazione ed è risalito. Ha poi scavalcato la ringhiera della scala antincendio dell’istituto Santa Maria e si è buttato nel vuoto. «Ha detto “ciao a tutti” e poi si è lanciato», avevano raccontato alcuni ragazzi uscendo da scuola. In classe i carabinieri della compagnia piazza Dante, che indagavano sulla vicenda, hanno ritrovato un suo biglietto d’addio. Poche parole per esprimere il tormento di un ragazzo di 13 anni “molto sensibile” a detta dei suoi compagni. Un dissidio poco manifesto e poco visibile tanto che i suoi compagni di terza media, ascoltati dai militari, lo vedevano “allegro e solare”. Parole usate anche dal suo amico del cuore. Il pm Elena Neri aveva proceduto per istigazione al suicidio, un’ipotesi configurata per svolgere una serie di accertamenti a tutto campo.
La madre
Angela Mattiello, la madre del 13enne, è stata intervistata al giornale radio delle 8.00 su Rai Radio1 da Bruno Sokolowicz. «Io spero che finalmente ci sia un’indagine seria che esplori tutte le ipotesi: un inseguimento, una lite, una colluttazione. Io voglio ricostruire i fatti. La giustizia non mi ha mai dato una risposta. I fatti non sono stati accertati. Ritengo che ci sia una innegabile responsabilità della scuola alla quale io ho affidato mio figlio e me lo dovevano ridare vivo all’uscita».
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