“La Parola è donna”: intervista al dirigente scolastico Giovanna Scala

Parola ai dirigenti scolastici. In piena rivoluzione del mondo della scuola, si torna a parlare di temi “caldi”. Dall’ abbandono progressivo della Dad al ritorno a scuola in presenza, alla Scuola d’estate. A raccontarsi e a raccontarci il suo punto di vista sugli argomenti della “nuova scuola” Giovanna Scala, ds dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo di Napoli. Il ds interviene a “La parola è Donna”, web format in onda su Per Sempre News, che pone i riflettori sulle mille sfaccettature e successi del mondo femminile.

Il ritorno in presenza

“I più contenti sono stati gli studenti – sostiene la Scala – che hanno potuto riprendere i legami che la Dad aveva spezzato. Il problema della socializzazione è stato riscontrato soprattutto per la fascia adolescenziale”. Per quanto riguarda “l’organizzazione interna della scuola, c’è stato un primo disagio per orari e tempi. Ma noi dirigenti siamo riusciti ad organizzarci in breve tempo per tutto questo periodo in cui le circolari ci arrivavano la sera per la mattina. Grande professionalità hanno dimostrato i docenti, che non hanno mai abbandonato i propri alunni, nonostante il nostro Pese non sia pronto per la Dad: manca la strumentazione e il cablaggio incompleto. Il senso forte di comunità che la scuola porta da sempre, ha fatto sì che i ragazzi non fossero abbandonati”.

La scuola d’estate

“Il senso e lo spirito per cui il Ministero sta lavorando alla Scuola – continua il ds – è determinato da una necessità di protezione per gli studenti, per colmare il gap di socializzazione e apprendimento di questi ultimi mesi. Nasce però una problematica di tipo organizzativo non previsto dal Ministero: le risorse umane nelle scuole hanno lavorato tanto, hanno anche bisogno di riposo e godersi le proprie famiglie”.

La richiesta al Governo

“Faccio un appello ai nostri governanti di essere meno veloci nell’emanare circolari, avvisi, richieste. Occorre che siano più vicini alle esigenze di coloro che vivono la scuola dall’interno”.

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