I DINOSAURI

I dinosauri vissero nell’era mesozoica ( 230 milioni di anni fa).

Popolarono la terra, il mare e il cielo.

Erano rettili.

Avevano varie dimensioni

Erano erbivori o carnivori

Erano quadrupedi o bipedi

Il corpo era ricoperto da scaglie o corazze

Deponevano le uova

ESTINZIONE

Avvenuta 65 milioni di anni fa.

3 IPOTESI

1: CADUTA DI UN METEORITE

2: LE POLVERI DELLE ERUZIONI VULCANICHE HANNO COPERTO IL SOLE

3:CLIMA ALLONTANAMENTO TERRA DAL SOLE

L’abbassamento delle temperature portarono a riduzione di cibo ( vegetali) per gli erbivori e riduzione di prede per i carnivori.

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Continua la lettura su: https://maestramile.altervista.org/i-dinosauri-4/ Autore del post: Maestra Mile Maestra Mile Fonte: https://maestramile.altervista.org/

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How did dinosaurs become nidificavano?

Tre scheletri fossili di adulti e molte uova, fra cui quelle di cinque covate con embrioni sono state ritrovate Guizhou, nella Cina sud occidentale. La scoperta ha permesso a un team di ricercatori, guidati dallo scienziato cinese Fenglu Han, di approfondire come nidificavano i dinosauri in uno studio pubblicato su National Science Review.

Una nuova specie. Le uova ritrovate appartengono a una nuova specie di dinosauro sauropodomorfo primitivo, di medie dimensioni, lungo circa 6 metri e pesante una tonnellata, battezzato con il nome di Quanlong shouhu. Il dinosauro visse nel Giurassico inferiore, cioè circa 190 milioni di anni fa. Gli embrioni presentano alcune differenze rispetto agli adulti, come la forma ancora immatura della testa e il rapporto di lunghezza fra arti anteriori e posteriori. Tanto da indicare che i giovani usciti dall’uovo camminavano a quattro zampe mentre da adulti sarebbero diventati bipedi.

Sistema riproduttivo. Il Quanlong avrebbe presentato un comportamento riproduttivo di tipo sociale, cioè la nidificazione in colonia, analogamente ad altri sauropodomorfi primitivi, come l’africano Massospondylus e il sudamericano Mussaurus, entrambi comparsi nel Triassico superiore (circa 210 milioni di anni fa). Nello studio il team di scienziati si è concentrato anche sulla natura delle uova, per capire che struttura avessero quelle dei primi dinosauri.

Questione di guscio. Bisogna premettere che i rettili e gli uccelli (questi ultimi oggi anche detti “dinosauri aviari”, considerata la loro evoluzione dai “dinosauri non aviari” teropodi) depongono nel loro insieme uova con tre tipi di guscio: uova dal guscio molle, uova dal guscio duro e uova coriacee. Le uova dal guscio molle hanno una membrana di rivestimento che presenta uno strato calcareo molto sottile (generalmente inferiore a 60 μm). Uova dal guscio molle sono per esempio quelle delle lucertole moderne (eccetto alcuni gechi) e dei serpenti. Le uova dal guscio duro hanno invece uno spesso strato calcareo (solitamente superiore a 200 μm), come quelle degli uccelli, dei coccodrilli e di alcune uova di tartaruga. Il terzo tipo riguarda le uova coriacee, una via di mezzo tra quelle dal guscio morbido e quelle dal guscio duro, come nella Chelydra serpentina, la testuggine azzannatrice americana.

Uova coriacee. I ricercatori hanno utilizzato varie tecniche per esaminare la microstruttura del guscio d’uovo di Qianlong, per arrivare alla conclusione che il dinosauro deponeva uova coriacee (con uno strato calcareo di circa 160 μm). Hanno poi esteso questa qualità ai primi dinosauri, con buona pace delle contrastanti correnti di pensiero che volevano le loro uova molli o dure fin dall’inizio.

Innovativo. Lo studio cinese fa anche alcune scoperte che riportano alla biologia della riproduzione lungo il filo che dai dinosauri porta agli uccelli: il sauropodomorfo Qianlong aveva uova già relativamente grandi con un guscio calcareo abbastanza spesso e una postura di pre-schiusa degli embrioni transitoria tra i coccodrilli e gli uccelli viventi, con uno schema di schiusa sincrono. Le analisi comparative dimostrano che le prime uova di dinosauro erano coriacee, ma relativamente piccole in confronto a quelle degli uccelli, con un guscio d’uovo ellittico piuttosto lungo.

L’anello evolutivo. Il cambiamento più significativo nella morfologia delle uova, lungo la traiettoria dinosauri-uccelli, si è verificato quando comparvero i dinosauri teropodi. La scoperta, al di là del suo tecnicismo che conferma la discendenza degli uccelli dai dinosauri teropodi, ci ricorda il livello di cure parentali che fu raggiunto da questi ultimi in tempi molto antichi.

L’avvento della cura. Prendersi cura dei piccoli è un sistema per massimizzare il successo riproduttivo ed è alla base della socialità negli esseri viventi. Fra i vertebrati le cure parentali furono “inventate” dai rettili mammiferi del Permiano (circa 250 milioni di anni fa) che essendo con tutta probabilità vivipari (vedevano nascere i propri figli) risolsero il dilemma fra accudirli o andarsene lasciandoli al loro destino, a favore del comportamento di cura.
Per chi, come i pesci o i rettili, deponeva uova, invece la soluzione del dilemma era molto meno scontata. Più facile staccarsi da uova che un giorno si sarebbero schiuse da sole, che da un paio di occhioni che ti guardano.

Nutriti e accuditi. I dinosauri covavano le uova fin dal loro esordio nel Triassico superiore, come i moderni uccelli, e le vedevano schiudersi. I giovani di Massospondylus, per esempio, oltre che presentare tutti i segnali degli animali bisognosi di cure genitoriali, come testa e occhi grandi, non avevano denti, indizio che dovevano essere nutriti. Dai nidi di Adrosauri (dinosauri ornitopodi dal becco d’anatra), ritrovati nel Montana dal paleontologo Jack Horner, si è dedotto che i piccoli restavano nei nidi nei vari gradi di sviluppo, alimentati dai genitori che preferivano nidificare in colonia. Anche per quanto riguarda il teropode Citipati, studiato in Mongolia dal paleontologo russo Serjei Kurzanov, risulta evidente che i piccoli di questo carnivoro venivano alimentati nel nido, come dimostrano i resti spezzettati di prede trovate fossilizzate accanto a loro.

Inetti e precoci. Sia i protosauropodi Massospondylus e Mussaurus, sia gli ornitopodi Adrosauri, sia i teropodi della Mongolia, avevano una prole di “inetti” che cioè uscivano dall’uovo senza essere in grado di muoversi né di alimentarsi da soli, come oggi i piccoli dei merli o dei falchi pellegrini.

Per i dinosauri erbivori sauropodi si preferisce invece ipotizzare che i piccoli uscissero dall’uovo piuttosto formati e in grado di seguire la madre come una chioccia. Quindi si parla di “precoci”, come oggi lo sono i piccoli dei fagiani o degli struzzi.

Chi se ne prendeva cura? Ma fra i dinosauri chi curava i piccoli? Solo la madre o entrambi i genitori? Nelle migliaia di specie di uccelli presenti oggi sul pianeta, nella grande maggioranza dei casi sono entrambi i genitori ad accudire. Una caratteristica talmente diffusa da fare sospettare una sua origine filogenetica. E cioè che anche gran parte dei dinosauri condividessero, maschio e femmina, le cure parentali.

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Sulle tracce dei dinosauri

Erbivori, Carnivori e Onnivori: Schede Didattiche per la Scuola Primaria

La conoscenza delle diverse categorie di animali è una parte essenziale dell’insegnamento delle scienze nella scuola primaria. Gli erbivori, carnivori e onnivori rappresentano tre categorie principali di animali basate sulla loro dieta. Queste categorie non solo aiutano i bambini a comprendere meglio il mondo naturale, ma sono anche fondamentali per la comprensione della catena alimentare e delle relazioni tra gli organismi viventi.
Nel corso di questo articolo, esamineremo schede didattiche specialmente sviluppate per insegnare ai bambini la differenza tra erbivori, carnivori e onnivori. Queste risorse educative forniscono un modo interattivo e coinvolgente per apprendere questi concetti scientifici complessi, consentendo ai bambini di acquisire familiarità con la diversità della vita sulla Terra e il modo in cui gli animali si adattano alle loro diete specifiche.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “Erbivori, Carnivori e Onnivori: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Scienze per bambini“.
Schede Didattiche su Erbivori
Cos’è un erbivoro?
Gli erbivori sono animali che si nutrono principalmente di piante. Queste schede didattiche spiegano in modo semplice e visuale cosa significhi essere un erbivoro. Vengono forniti esempi di erbivori comuni, come mucche, cavalli e elefanti, e gli studenti possono colorare e completare immagini di questi animali mentre imparano.
La struttura del corpo degli erbivori
Le schede didattiche mostrano le caratteristiche fisiche comuni degli erbivori, come denti piatti adatti a masticare le piante e stomaci specializzati per digerire la cellulosa. Gli studenti possono confrontare queste caratteristiche con quelle degli altri gruppi di animali.
Schede Didattiche su Carnivori
Chi sono i carnivori?
In queste schede didattiche, viene spiegato chi sono i carnivori e come si distinguono dagli erbivori e dagli onnivori. Vengono forniti esempi di carnivori famosi, come leoni, tigri e aquile, per rendere il concetto più concreto per i bambini.
Adattamenti dei carnivori
Le schede didattiche approfondiscono gli adattamenti fisici e comportamentali dei carnivori. Gli studenti apprendono come i denti affilati, le artigli robuste e una dieta a base di carne permettano ai carnivori di cacciare e nutrirsi efficacemente.
Schede Didattiche su Onnivori
Cosa significa essere un onnivoro?
In queste schede didattiche, viene introdotto il concetto di onnivoro e si spiega che questi animali mangiano sia piante che carne. Esempi di onnivori, come l’orso e l’uomo, vengono presentati in modo da mostrare quanto siano versatili nella loro dieta.
Le abitudini alimentari degli onnivori
Gli studenti esplorano le abitudini alimentari degli onnivori e scoprono come alcuni di essi abbiano denti adatti sia a masticare piante che a strappare carne. Si discute anche di come gli onnivori possano sfruttare una varietà di risorse alimentari.
Conclusioni
L’uso di schede didattiche è un metodo altamente efficace per insegnare ai bambini i concetti di erbivori, carnivori e onnivori nella scuola primaria. Queste risorse educative offrono un approccio visuale e interattivo all’apprendimento scientifico, rendendo più facile per gli studenti acquisire familiarità con la classificazione degli animali in base alla loro dieta.
Inoltre, per arricchire ulteriormente l’apprendimento dei bambini su questo argomento, è possibile organizzare visite in zoo o riserve naturali, dove possono osservare direttamente gli animali in azione. Queste esperienze pratiche possono consolidare la comprensione dei concetti e accendere la curiosità per la scienza.
In sintesi, le schede didattiche sui erbivori, carnivori e onnivori sono uno strumento prezioso per gli insegnanti della scuola primaria. Forniscono una base solida per la comprensione della biodiversità e delle relazioni tra gli animali, preparando i bambini per una futura esplorazione del mondo scientifico.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “Erbivori, Carnivori e Onnivori: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Scienze per bambini” (PASS), basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

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