I sindacati della Scuola verso lo sciopero unitario a fine maggio

Potrebbe essere proclamato per venerdì 27 maggio oppure per mercoledì 1 giugno lo sciopero generale dei sindacati della Scuola maggiormente rappresentativi contro il DL 36 che ridisegna un nuovo sistema di reclutamento del personale docente e di formazione continua obbligatoria e a scelta, ma solo per un 40% di docenti, una formazione triennale incentivata dopo valutazione, per un aumento una tantum, che potrebbe essere di 2000 euro.

La formazione incentivata triennale prevede anche un incremento di orario settimanale, 1 ora nell’infanzia e primaria e 2 ore nella secondaria.

Flc CGIL, CISL Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda -Unams, che hanno ritrovato l’ unità di intenti dopo lo sciopero del 10 dicembre a cui non partecipò la Cisl Scuola, già hanno avviato la mobilitazione, da martedì 3 maggio infatti in segno di protesta i docenti che hanno incarichi aggiuntivi: coordinatori, tutor, referenti, ecc.. possono sospendere il loro impegno, comunicandolo ai Dirigenti Scolastici.

Le disposizioni del DL 36 del 30 aprile , che andrebbero stralciate dal DL, e che riguardano il reclutamento e la formazione iniziale e continua, per i Sindacati sono inaccettabili e umilianti, frutto di decisioni unilaterali del Governo, peraltro sono riforme che non faranno altro che moltiplicare il mercato degli enti formatori e certificatori, si arriva persino alla beffa che, esauriti gli investimenti del PNRR, la formazione incentivata sarà retribuita con il taglio degli organici dal 26/27 e con il taglio dei fondi della Carta del docente, previsti dalla 107/2025.

Per il reclutamento si contesta il sistema a step successivi, una sorta di dispendiosa e complessa corsa con tre ostacoli successivi prima dell’immissione in ruolo, che rischia di allungare di anni il precariato scolastico, che per tutti i governi equivale a risparmio di spesa.

Intanto i sindacati sono stati convocati per la procedura di conciliazione, ma sicuramente si arriverà a uno sciopero generale, la mobilitazione è partita e per domani 6 maggio i sindacati in streeming hanno organizzato un’assemblea unitaria delle RSU aperta a tutto il personale della scuola in cui spiegheranno il DL è chiederanno di prepararsi allo sciopero.
I sindacati indicano nella loro piattaforma rivendicativa l’apertura del contratto 19/21 scaduto da mesi che prevede aumenti di 102 euro lordi nel triennio, a fronte di un’infezione che ha superato il 6%.

Quindi circa un mese di mobilitazione, poi come sempre la palla passerà a Docenti e ATA, la riuscita di uno sciopero dipende dalle adesioni, si ricorda che contro la Buona Scuola, a cui i provvedimenti di questo Governo vengono ricondotti, ebbe una partecipazione del 70%, con manifestazioni in molte città che videro la partecipazione di migliaia di docenti, a Roma i partecipanti furono oltre 100.000.

Libero Tassella

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