Azzolina: “Ministri: pugni sul tavolo per maggiori risorse a scuola”
Bisogna ridurre il numero degli alunni per classe, non certo il numero delle classi e l’organico dei docenti. Lei si ricorda delle polemiche feroci sulle classi pollaio durante il periodo del Covid? Il ministro Bianchi, quando era a capo della task force al ministero da me guidato sulla riapertura delle scuole, addirittura proponeva classi formate da 12-15 alunni. Purtroppo le belle parole che aveva usato sulla resilienza ai tempi della pandemia sono state dimenticate. E poi rientra nei tagli anche la carta docente. Equivale a 500 euro che ogni docente può spendere per formarsi ogni anno, io credo che se ci sono delle irregolarità fai dei controlli, non elimini uno strumento.
Hanno introdotto il quiz a crocette per ottimizzare i tempi di correzione. Perché è tutto fatto al computer, e di conseguenza risparmiare anche sui commissari da chiamare per correggere le prove.
Agli ultimi concorsi ci sono stati il 90% di bocciati sia perché c’erano dei quesiti sbagliati. Ma anche perché il docente è abituato a scrivere, a ragionare, a organizzare il pensiero, mentre questa è una modalità solo nozionistica e mnemonica che non tiene conto di altre qualità che un insegnante deve avere”.
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