I libri? Assenti dai programmi dei partiti
Se interessano poco perché metterli nei programmi elettorali? La lettura, e dunque i libri, non fanno parte della cultura dei partiti italiani il cui interesse sembra essere altro, forse anche in sintonia con chi disse che con la cultura non si mangia.
Nasce anche da questa semplice constatazione l’intervento di Nicola Lagioia, scrittore premio Strega e direttore del Salone Internazionale del libro di Torino, su La Stampa nel quale fa notare con rammarico come la cultura sia praticamente assente o solo accennata dalle proposte di tutti i partiti politici.
“In Italia- scrive Lagioia- , com’è noto, si legge poco. La differenza tra centro-nord e Mezzogiorno è sconcertante anche in questo campo. A chi dovesse credere che approccio al libro e potere d’acquisto non siano in relazione, consiglierei di incrociare la classifica delle regioni italiane ordinate per reddito medio con quella che fa riferimento agli indici di lettura: le graduatorie coincidono quasi
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