Lavori socialmente utili per gli studenti violenti: ha senso delegare a terzi l’azione educativa?

Lavori socialmente utili per gli studenti violenti. E’ questa la proposta del neo ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che in questi giorni sta facendo discutere. In effetti il problema della tenuta scolastica dei cosiddetti “comportamenti problema”, soprattutto per quanto riguarda le scuole secondarie, è sempre più complessa.

Nel corso degli anni si sono moltiplicate le attività e le iniziative nei territori volte a coinvolgere esperti, psicologici, esponenti delle forze dell’ordine, avvocati, magistrati e, più in generale, la rete intorno alla scuola per dare risposte educative al fenomeno dilagante di atti violenti e di bullismo nelle scuole. Certo, attività di questo tipo richiedono impegno e soprattutto tempo e a volte sembra proprio non essercene di tempo per i problemi scolastici. E allora, il neo Ministro propone il pugno duro verso gli studenti più violenti, e pensa ai lavori socialmente utili. Ma potrebbe davvero funzionare come

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