Prove Invalsi requisito di ammissione agli esami di Stato, lo prevede la legge; ma il Governo potrebbe intervenire, come annunciato anche in campagna elettorale
Sulla questione delle prove Invalsi condotte nelle classi finali del primo e del secondo ciclo di istruzione interviene anche il presidente dell’Invalsi Roberto Ricci con una sua precisazione.
“Il requisito di ammissione delle prove INVALSI all’esame di Stato conclusivo del primo e del secondo ciclo di istruzione – scrive il Presidente – è previsto dalla normativa vigente (D. Lgs. n. 62/2017), che è sempre rimasta tale avendo subito esclusivamente delle sospensioni legate all’emergenza pandemica, e pertanto il richiamo contenuto nella lettera del Presidente INVALSI del 2 novembre 2022 riprende esclusivamente il dettato normativo attualmente in vigore”.
In effetti la nostra testata già il 2 novembre aveva segnalato la questione evidenziando, nel titolo stesso della notizia, quanto emergeva dalla nota diramata dall’Invalsi in quella data.
Curiosamente, però, nelle ultime ore la circostanza è stata ripresa da diverse testate specializzate e non, come se si trattasse di una novità.
Addirittura
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