Progetto lettura: la poesia salverà il mondo!

Gli alunni delle sezioni D ed F della scuola secondaria di primo grado dall’inizio dell’anno si sono avvicinati alla poesia per poter vedere il mondo con occhi diversi e per giocare con le parole attraverso le molteplici possibilità espressive del linguaggio.

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Il progetto lettura d’Istituto dedica, infatti, alla parola e in modo particolare a quella poetica una ricca sezione della programmazione.

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Nella nostra società sempre più travagliata da guerre, pandemia, difficoltà economiche e povertà culturale l’educazione alla poesia può rappresentare un antidoto contro il male di vivere odierno.

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Educare alla poesia ci aiuta a vedere con stupore tutto ciò che abbiamo sotto gli occhi nella quotidianità ma che ci sfugge perché siamo sempre di fretta.

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Le professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi facendo propria l’idea che, per avvicinare gli studenti alla poesia sia necessario partire dall’innamoramento e dalla meraviglia della parola, hanno condotto i propri alunni in viaggio alla ricerca della poesia che è nascosta in ognuno di noi e nelle piccole cose.

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Lo scrittore Bernard Friot ha fornito utili spunti attraverso due testi: “Dieci lezioni sulla poesia. L’amore e la vita” e “Un anno di poesia”.

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Un anno di poesia si propone come una raccolta di spunti per apprendisti poeti, un valido stimolo per sviluppare quella voce poetica che è presente in tutti noi.

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libro, tradotto dalla poetessa Chiara Carminati, propone un’attività poetica al giorno, per un anno intero, fornendo semplici e divertenti suggerimenti creativi in grado di sviluppare l’interesse poetico di ogni alunno.

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Le parole del testo, sono arricchite inoltre dalle semplici e colorate immagini di Hervé Tullet, che si fondono con le parole dando vita ad una poesia visiva, che coinvolge tutti i sensi. Parole come segni, come suoni, come gioco, la parola che diventa tutto ciò che vogliamo: è questo il messaggio delle attività proposte senza dimenticare naturalmente la struttura, le figure retoriche, la metrica, che si acquisiscono però in modo libero e assoluto.

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Come si poteva iniziare il laboratorio se non con una prima poesia che prendesse lo spunto a partire da queste semplici parole: tra un anno…/ ti darò …/ una poesia per …e continuare poi con un’altra nella quale è nascosto il tuo nome.

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Poesie corte, poesie cancellate, poesie rubate, colorate, ritagliate, poesie urbane e d’attualità, poesie di sguardi, poesie smembrate, poesie sensoriali o grammaticali, poesie visive. In tutto quello che ci circonda c’è poesia, l’importante è vederla.

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Attraverso le 10 lezioni di poesia, invece,  i nostri alunni hanno potuto sperimentare le stesse attività suggerite nel libro dall’insegnante Simon durante dei laboratori di poesia frequentati dai due protagonisti del libro Marion e Kevin.

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Marion ha 12 anni, un padre che non vede da tempo, un fratellino e la mamma oberata di impegni di lavoro e di assistenza alla nonna malata. Quest’anno non ha molta voglia di andare al campo estivo, perché si sente troppo grande per questo tipo di cose, ma sua madre non le lascia scampo.

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Il primo giorno conosce gli altri partecipanti e si rende conto che tanti provano la sua stessa insofferenza nei confronti del centro estivo: Kev, ad esempio, una sorella maggiore lontana per gli studi, un papà che deve lavorare e la prospettiva di frequentare il centro per tutta l’estate.

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Marion e Kev vengono inseriti nel gruppo delle attività al chiuso, cioè in un laboratorio di poesia tenuto da un quarantenne, magro, abbronzato, occhi grigi – Simon. Con loro ci sono le gemelle Lucia e Lila, 11 anni, la saggia Alice, 10 anni, Luca e i suoi occhiali, 8 anni e mezzo, Pedro e Hector, 13 anni, grande e grosso e con qualche pelo di barba.

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All’inizio l’entusiasmo è poco e soprattutto Marion partecipa controvoglia, ma Simon si rivela un grande maestro – uno di quelli che seminano aspettando di vedere se qualcosa fiorisce, uno di quelli che accende scintille sperando di vedere alte fiammate, uno di quelli che lasciano il segno insomma. Pian piano questo gruppo sgangherato si appassiona al gioco della poesia.

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La biblioteca scolastica diventa una vera e propria palestra di parole e sarà utilizzata come palcoscenico della recita finale. In dieci giorni Simon svolge dieci lezioni introducendo ogni lezione con una citazione di un poeta famoso che spiega il senso della lezione stessa.

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cos’è la poesia: «La poesia non si sa cos’è, ma la si riconosce quando la si incontra per strada» (Jean l’Anselme).

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A coinvolgere maggiormente i nostri alunni è stata appunto la prima lezione “Che cos’è la poesia”. I ragazzi sono stati coinvolti in un laboratorio di scrittura creativa. Ognuno di loro è stato invitato a completare la frase Per me la poesia è…..e a scrivere la loro definizione su fogli di carta da pacco attaccati alle pareti. Di seguito riportiamo alcune delle loro intuizioni:

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“La poesia è un filo di parole, la penna lo intreccia e nasce la poesia”, “La poesia è la via delle emozioni che vagano tra le parole”, “La poesia è musica agli occhi dei poeti che danzano tra le rime”, “La poesia è una freccia lanciata dal poeta che colpisce il mio cuore”, “La poesia è viaggiare tra le strofe”.

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Altri testi di riferimenti sono stati  quelli di Donatella Bisutti La poesia salva la vita”, L’albero delle parole”, di Chiara Carminati “Quel che c’è sotto il cielo”, “Perlaparola” e “Viaggia verso”, Fare poesia con voce, corpo, mente e sguardo” e “Acerbo sarai tu” di Silvia Vecchini. 

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Continua la lettura su: http://www.blogicgramsciaprilia.it/libri-in-cantiere/progetto-lettura-la-poesia-salvera-il-mondo/ Autore del post: IC Gramsci - Aprilia Fonte: http://www.blogicgramsciaprilia.it/

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Giornata Mondiale della poesia e progetto lettura.

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia 2024 gli alunni delle sezioni D ed F della scuola secondaria di primo grado sono stati i protagonisti di numerosi laboratori dedicati all’esperienza della lettura poetica con la finalità di riscoprire e diffondere le potenzialità sociali ed aggregative di questo genere.

Il viaggio ha preso avvio anche questa volta dal progetto lettura d’Istituto ed in modo particolare dal libro Le tracce nel labirinto. Leggere e far leggere la poesia coontemporanea nel quale Giusi Verbaro si interroga sulla relazione tra testo e lettore e sulla relazione che la poesia come genere intrattiene con la società.

Da questa analisi l’autrice ricava la fondamentale valenza sociale della poesia sia perchè sembra ormai inevitabile la diffusione di una cultura poetica e dei suoi conseguenti benefici, sia perchè in essa è possibile ravvisare una autentica utilità sociale della poesia.

Partendo proprio da quest’idea le professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi hanno accompagnato i propri alunni in un viaggio che ha celebrato non solo la poesia ma anche un’importante figura del Novecento letterario, Alda Merini,  nata il 21 Marzo del 1931.

E proprio in “Sono nata il ventuno a primavera”, contenuta nella raccolta “Vuoto d’amore” (Einaudi, 1991), la poetessa celebra la data di nascita ma non solo; sembra concentrare in un breve componimento di soli nove versi tutto il significato della propria esistenza e la capacità di leggere la realtà attraverso la sua poesia.

Gli alunni della sezione D, all’interno di numerose attività laboratoriali, si sono avvicinati alla grande poetessa attraverso ricerche, approfondimenti, film e documentari. Hanno letto e recitato diverse poesie che hanno poi regalato non solo al personale scolastico ma anche negli ambienti frequentati quotidianamente (piscine, palestre, parrocchie, bar, supermercati).

Lo scopo di questa iniziativa è stato quello di incoraggiare l’interesse per la lettura della poesia ma ancora di più vuole essere un appello alla sua condivisione. 

Crediamo, come suggerisce Giusi Verbaro: “che la ricchezza della poesia possa appartenere a tutti, ed essere condivisa come un tesoro che cresce nell’aperta comunanza e non nella gelosa segretezza”.  

Con la finalità di portare fisicamente la poesia e di consegnarla direttamente tra le mani di “nuovi” lettori, i versi più intensi di Alda Merini sono stati trascritti da parte dei ragazzi su magliette, ventagli, ombrelli, lettere, cartoline e semplici post.

Oltre ad Alda Merini gli alunni hanno avuto l’opportunità di leggere le poesie anche di altri autori presenti nell’antologia poetica Amarti come ti amo. 100 poesie d’amore.

Si tratta di 100 poesie d’amore scelte da Robinson, inserto culturale di Repubblica, in compagnia dei booktoker Andrea Amadio, Carlotta Beretta, Rita Nardi , Magdalena Rosa, Giulia Salaccione, Francesca Tamburini, che restituiscono l’intensità del sentimento che scuote inesorabilmente le vite di tutti.

Amarti come ti amo è il titolo della raccolta, da un verso di Federico García Lorca. Ed è nel «come» la chiave di questa antologia che raccoglie le voci femminili di ieri e di oggi – da Anna Achmatova a Mariangela Gualtieri, da Chandra Livia Candiani a Emily Dickinson.
L’amore folle di Alda Merini, l’amore dissacrante di Michele Mari, l’amore doloroso di Cecco Angiolieri e Katherine Mansfield, che però frantuma la sofferenza «con un’altra risata». L’amore che fiorisce di Antonia Pozzi, Jacques Prévert, Dino Campana. L’amore notturno, fatto di palpiti e pensieri, da Puškin a Yeats.

Dopo aver letto e analizzato le poesie dei grandi autori gli alunni della sezione D si sono cimentati nella lettura creativa attraverso il metodo caviardage.

I ragazzi hanno avuto il compito di cercare la poesia nascosta in una rivista o in un quotidiano che la docente aveva consegnato ad ognuno di loro con la finalità di realizzare la propria poesia.

Sono nati componimenti molto interessanti che saranno raccolti in un libro realizzato a mano ed esposto in occasione della mostra finale del progetto lettura d’istituto.

Gli alunni della I F, invece, hanno letto in occasione della  Giornata Mondiale della Poesia 2024, alcune poesie tratte dal libro “Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans” di Chiara Carminati.

L’idea era quella di farli avvicinare, oltre ai classici, anche a poesie che parlassero direttamente di loro e delle loro passioni, e di quell’età particolare in bilico tra l’infanzia e l’età adulta.

Chiara Carminati, infatti, è un’autrice di poesie, racconti, romanzi per bambini e ragazzi, che ha ricevuto il Premio Andersen nel 2012 e il Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2016. 
Dopo la lettura, i ragazzi hanno scelto una poesia che ha colpito maggiormente il loro cuore, l’hanno decorata e regalata ai propri genitori.

In questo modo la poesia è diventata “condivisione” di valori e sentimenti con la propria famiglia. Dopo la fase della lettura, continuerà  anche per loro, il viaggio nel labirinto delle emozioni, che li porterà ad esprimere sentimenti, paure e gioie, giocando con le parole attraverso limerick, nonsense, haiku, calligrammi e tanto altro.
 
 

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