Concorso DS 2017: il merito di essere bocciati

Buongiorno, sono una dei tantissimi ricorrenti del mitico concorso DS 2017.

Mi permetto di scrivere, perché la scrivente, e non solo, ha studiato minimo 2 anni, seguito corsi di preparazione (2/3 volte a settimana, lontano da casa…), eseguito migliaia di esercitazioni (tutti i giorni, festivi compresi), arrivando alla preselettiva con un punteggio di 98/100.

Dopodiché, continuo a studiare, a seguire il corso (altri sacrifici, tempo soldi, rinunce… sia ben inteso, per scelta), per arrivare allo “scoglio” dello scritto (mi si consenta, il paragone), ebbene, svolgo la prova avendo piena contezza di quanto scritto. Ma chi valuta, non reputa sufficientemente adeguate le risposte date; sono una docente con esperienza ventennale, e, so benissimo, che la valutazione è prettamente soggettiva pur riferendosi a parametri definiti, che nel caso specifico, erano diversi per ciascuna commissioni (anomalia, una delle tante… come confermano le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato).

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