HomePod e HomePod mini, nuove funzioni: come aggiornare

Apple ha aggiornato HomePod e HomePod mini con il software 16.3, che introduce novità di rilevo nello smartspeaker della Mela, anche a livello di funzionalità. Si la versione Mini che la nuova introdotta la settimana scorsa potranno misurare la temperatura interna della casa e anche il livello di umidità, grazie al sensore che viene sbloccato da questo aggiornamento e permette di consultare i dati direttamente dalla app Home. I suoni ambientali per rilassarsi sono stati completamente rimasterizzati e ora è possibile includerli nelle scene e nelle automazioni. Se amici e familiari condividono la posizione con voi, è possibile ora chiedere a Siri direttamente da HomePod dove si trovano. Ora Siri può avvisare quando un accessorio che non è visibile nella stanza viene acceso o spento. Infine, il sistema computazionale di adattamento del suono alla stanza è stato migliorato per gli audio con parlato come i podcast. Per aggiornare HomePod di prima e seconda generazione e HomePod mini è sufficiente aprire la app casa su iPhone, iPad o Mac, e selezionare l’HomePod per far partire l’aggiornamento in automatico.

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Final Cut Pro e Logic Pro per iPad, Apple rilancia sulla creatività mobile

Per i creativi che usano l’iPad come strumento principale per la loro attività, l’arrivo di Final Cut Pro e Logic Pro in versione tablet era un evento particolarmente atteso: le due applicazioni professionali per il montaggio video e audio della Mela sono da tempo dei capisaldi su Mac, entrambe con una lunga storia di versioni, aggiornamenti e riscritture. Due app importantissime nel mondo Mac insomma, e che però nonostante la potenza degli ultimi chip con Apple Silicon ovvero M1 ed M2, già presenti su iPad,  non avevano ancora una versione specifica per il tablet di Apple.

Questa situazione si è finalmente sbloccata, e le due app arrivano in versione iPad mantenendo un family feeling e una compatibilità con le controparti Mac,  anche se si tratta (ovviamente) di applicazioni pensate per ottenere il massimo dall’hardware dell’iPad. Insomma FInal Cut Pro e Logic Pro per iPad sono vere e propria riscritture dei programmi originali, ovvero non sono trasposizioni da Mac pure semplici ma delle app completamente riprogettate e ripensate per funzionare in un contesto touch e con l’utilizzo accessorio della Pencil, la matita smart per iPad, che sul tablet diventa un vero e proprio strumento di interazione privilegiata con l’interfaccia di FCP e Logic. Senza dimenticare ovviamente le possibilità in più che offrono la tastiera il puntatore del mouse. Abbiamo provato le due applicazioni a fondo, e conoscendo le controparti Mac, si può affermare che effettivamente si tratta in entrambi i casi di un vero salto in avanti perché utilizza l’iPad per questo tipo di attività e per molti versi di un’evoluzione importante.

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10 trucchi che (forse) non sai per usare meglio Apple TV, Disney Plus e Prime Video

di Emanuele Capone

19 Aprile 2023

Logic Pro, uno studio di produzione musicale mobile

Partendo da Logic, ci troviamo di fronte a una crescita esponenziale di quello che già è GarageBand, ovvero un’ottima applicazione per scrivere e suonare musica, registrarla e arrivare al mix finito. Nella sua versione iPad, Logic Pro è una vera e propria workstation audio, perfettamente utilizzabile in studio e con una qualità rilevante di strumentazione ed effetti. Il processo creativo – dalla scrittura dei brani alla finalizzazione – è estremamente fluido e intuitivo e questo è uno dei punti chiave per un’app che nasce per i Pro e che però è facilmente scalabile nelle sue enormi potenzialità anche da chi professionista non è. Ovviamente su iPad Pro con porta Thunderbolt/Usb-C è previsto l’impiego di schede audio esterne, anche se è realmente possibile lavorare con un setup minimo se non direttamente in the box utilizzando i microfoni dell’iPad e un paio di cuffie. Rilevante secondo noi come in Logic Pro siano disponibili nuove tecnologie molto  interessanti soprattutto per quello che riguarda la sintesi sonora – come la nuova funzione Sound Alchemy che di fatto è uno slicer per campionamenti parecchio evoluto e basato sul tocco multiplo delle dita sullo schermo.

Insomma, con centinaia di suoni a disposizione per creare e un banco mixer con inserti effetti per arrivare al completamento del brano, c’è poco da dire su Logic per iPad se non che ci sembra in assoluto la miglior workstation audio per un dispositivo mobile, oltre che un’app di eccellenza assoluta per i creativi. E’ molto bello secondo noi che in questa versione iPad, Logic rimanga un sequencer professionale ma che allo stesso è un vero e proprio strumento musicale, con le enormi potenzialità di produzione che offre. Importante anche la compatibilità biunivoca con la versione Mac, ovvero una sessione può essere condivisa tra iPad e Mac e lavorata senza limite su entrambi i sistemi. Logic Pro per iPad funziona con iPad con chip A12 Bionic in avanti, ovviamente migliore il chip e più reattiva sarà l’app. Noi l’abbiamo provata su un iPad A12 e su un M2, e la reale differenza che abbiamo riscontrato è solo nella gestione di sessioni particolarmente complesse con tante tracce. Sull’iPad meno potente, abbiamo lavorato su 15 tracce con strumenti ed effetti senza alcun problema. Ottima poi l’idea di inserire la funzione Ableton Link come una sorta di evoluzione di Mainstage, per sincronizzare i due sequencer e portare la sessione Logic in un contesto dal vivo. In sostanza, su iPad al momento non c’è niente di meglio: per chi lavora con la musica, Logic Pro è semplicemente la migliore Daw mobile mai vista (e sentita) e la compatibilità con chip anche piuttosto anziani rende gli iPad ancora non deprecati degli strumenti di produzione di alto livello.

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