Pietre d’inciampo a scuola, per non dimenticare

Il 27 gennaio, presso la nostra Scuola, l’IC Mozart di Roma, abbiamo trovato un inciampo su questa strada dritta dritta che porta all’annientamento ed abbiamo capito che un inciampo può essere una grande risorsa.

Abbiamo seguito le ali di una farfalla che vola sopra il filo spinato ed inventato un’altra storia, di libertà.

Tanta voglia di concentrazione in aula, tante penne, tanto oro. Accanto ad ognuno, sul banco, una piccola pietra d’inciampo disegnata in formato 10X10 su cartoncino e poche informazioni scritte in nero: il nome del deportato, la data di arresto, quella di morte.

L’artista tedesco, Gunter Demnig, ha voluto ricordare la Shoah così: con queste piccole opere disseminate in tutta Europa. Sampietrini posti davanti alle abitazioni dei deportati, ricoperti da un’insolita lamina di ottone su cui è impresso il loro nome, la data di arresto e di morte. Le Stolpersteine, delle pietre su cui inciampare.

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