L’OCSE denuncia: stipendi scuola italiani vicino la soglia di povertà

In Italia, i docenti delle scuole sono tra i meno pagati in Europa, con lo stipendio medio annuo lordo che sfiora la soglia di povertà. Secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), lo stipendio medio annuo lordo di un insegnate della scuola primaria in Italia è pari a 36.800 euro, in Francia 39.417 euro, in Olanda 60.019 euro, in Germania 74.937 e la media Ue comunque è di 42.599 euro. Non va meglio nella scuola media: in Italia lo stipendio annuo lordo è mediamente di 39.463 euro, in Francia di 44.365, in Spagna di 44.962 euro, in Olanda di 72.869 e in Germania 82.569, mentre la media Ue è di 45.015 euro. Fanno peggio, sempre nella scuola media, l’Estonia (29.103 euro) o la Repubblica Ceca (32.754 euro): una magra consolazione.

Le retribuzioni dei docenti italiani sono state sempre sotto la media europea, ma ora la situazione è peggiorata, con il governo che non ha stanziato alcun euro per il rinnovo del contratto collettivo dei docenti. I salari d’ingresso sono talmente bassi che una famiglia monoreddito potrebbe vivere sotto la soglia di povertà.

In generale, l’andamento delle retribuzioni negli ultimi anni ha confermato la penalizzazione dei docenti italiani rispetto ai loro colleghi europei. Ad esempio, dal 2010 al 2021, le retribuzioni dei docenti italiani di scuola media sono diminuite del 6% a fronte di un aumento del 2% delle retribuzioni medie europee dei docenti dello stesso livello di scuola.

La questione salariale dei docenti italiani è un problema serio e urgente che va affrontato. La professione dell’insegnamento non dovrebbe essere considerata marginale, ma dovrebbe essere valorizzata e rispettata, con salari adeguati e dignitosi.

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