E se Violetta – personaggio protagonista della Traviata di Giuseppe Verdi – smettesse i panni della prostituta per assumere quelli di una giovane transgender? Sarebbe ancora proponibile a una platea di giovanissimi studenti?
È la domanda che in questi giorni ha assillato gli amministratori di alcune città marchigiane che, alla fine, hanno preso una decisione.
Di cosa stiamo parlando è presto detto: la Fondazione lirica delle Marche, con la regia di Luca Baracchini, ha allestito una versione della Traviata in chiave moderna in cui, come dicevamo, Violetta non è una prostituta ma una transgender. Il cartellone prevede una serie di anteprime riservate agli studenti, il 9 febbraio a Fermo, il 16 ad Ascoli. E qui casca l’asino o, per meglio dire, qui cascano Baracchini e la sua Violetta: Come riportato dall’Ansa e da vari organi di stampa nazionali e locali, alla luce delle proteste degli amministratori comunali
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